Maccabei 1 - Capitolo 1
I. PREAMBOLO
Alessandro e i Diadochi
1 Queste cose avvennero dopo che Alessandro il Macedone, figlio di Filippo, uscito dalla regione dei Kittim sconfisse Dario, re dei Persiani e dei Medi, e regno al suo posto, cominciando dalla Grecia.
2 Intraprese molte guerre, si impadroni di fortezze e uccise i re della terra;
3 arrivo sino ai confini della terra e raccolse le spoglie di molti popoli. La terra si ridusse al silenzio davanti a lui; il suo cuore si esalto e si gonfio di orgoglio.
4 Raduno forze ingenti e conquisto regioni, popoli e principi, che divennero suoi tributari.
5 Dopo questo cadde ammalato e comprese che stava per morire.
6 Allora chiamo i suoi luogotenenti piu importanti, che erano cresciuti con lui fin dalla giovinezza e mentre era ancora vivo divise tra di loro il suo impero.
7 Regno dunque Alessandro dodici anni e mori.
8 I suoi subalterni assunsero il potere, ognuno nella sua regione;
9 dopo la sua morte tutti cinsero il diadema e dopo di loro i loro figli per molti anni e si moltiplicarono i mali sulla terra.
Antioco Epifane e la penetrazione dell'ellenismo in Israele
10 Usci da quelli una radice perversa, Antioco Epifane, figlio del re Antioco che era stato ostaggio a Roma, e assunse il regno nell'anno centotrentasette del dominio dei Greci.
11 In quei giorni sorsero da Israele figli empi che persuasero molti dicendo: “Andiamo e facciamo lega con le nazioni che ci stanno attorno, perche da quando ci siamo separati da loro, ci sono capitati molti mali”.
12 Parve ottimo ai loro occhi questo ragionamento;
13 alcuni del popolo presero l'iniziativa e andarono dal re, che diede loro facolta di introdurre le istituzioni dei pagani.
14 Essi costruirono una palestra in Gerusalemme secondo le usanze dei pagani
15 e cancellarono i segni della circoncisione e si allontanarono dalla santa alleanza; si unirono alle nazioni pagane e si vendettero per fare il male.
Prima campagna egiziana e saccheggio del tempio
16 Quando il regno fu consolidato in mano di Antioco, egli volle conquistare l'Egitto per dominare due regni:
17 entro nell'Egitto con un esercito imponente, con carri ed elefanti, con la cavalleria e una grande flotta
18 e venne a battaglia con Tolomeo re di Egitto. Tolomeo fu travolto davanti a lui e dovette fuggire e molti caddero colpiti a morte.
19 Espugnarono le fortezze dell'Egitto e Antioco saccheggio il paese di Egitto.
20 Ritorno quindi Antioco dopo aver sconfitto l'Egitto nell'anno centoquarantatre, si diresse contro Israele e mosse contro Gerusalemme con forze ingenti.
21 Entro con arroganza nel santuario e ne asporto l'altare d'oro e il candelabro dei lumi con tutti i suoi arredi
22 e la tavola dell'offerta e i vasi per le libazioni, le coppe e gli incensieri d'oro, il velo, le corone e i fregi d'oro della facciata del tempio e lo sguarni tutto;
23 si impadroni dell'argento e dell'oro e d'ogni oggetto pregiato e asporto i tesori nascosti che riusci a trovare;
24 quindi, raccolta ogni cosa, fece ritorno nella sua regione. Fece anche molte stragi e parlo con grande arroganza.
25 Allora vi fu lutto grande per gli Israeliti in ogni loro regione.
26 Gemettero i capi e gli anziani, le vergini e i giovani persero vigore e la bellezza delle donne svani.
27 Ogni sposo levo il suo lamento e la sposa nel talamo fu in lutto.
28 Tremo la terra per i suoi abitanti e tutta la casa di Giacobbe si vesti di vergogna.
Intervento del sovrintendente e fortificazioni della citta di Davide
29 Due anni dopo, il re mando alle citta di Giuda un sovrintendente ai tributi. Egli venne in Gerusalemme con ingenti forze
30 e rivolse loro con perfidia parole di pace ed essi gli prestarono fede. Ma all'improvviso piombo sulla citta, le inflisse colpi crudeli e mise a morte molta gente in Israele.
31 Mise a sacco la citta, la diede alle fiamme e distrusse le sue abitazioni e le mura intorno.
32 Trassero in schiavitu le donne e i bambini e si impossessarono dei greggi.
33 Poi costruirono attorno alla citta di Davide un muro grande e massiccio, con torri solidissime, e questa divenne per loro una fortezza.
34 Vi stabilirono una razza empia, uomini scellerati, che si fortificarono dentro,
35 vi collocarono armi e vettovaglie e, radunato il bottino di Gerusalemme, lo depositarono cola e divennero come una grande trappola;
36 questo fu un'insidia per il santuario e un avversario maligno per Israele in ogni momento
37 Versarono sangue innocente intorno al santuario e profanarono il luogo santo.
38 Fuggirono gli abitanti di Gerusalemme a causa loro e la citta divenne abitazione di stranieri; divenne straniera alla sua gente e i suoi figli l'abbandonarono.
39 Il suo santuario fu desolato come il deserto, le sue feste si mutarono in lutto, i suoi sabati in vergogna il suo onore in disprezzo.
40 Quanta era stata la sua gloria altrettanto fu il suo disonore e il suo splendore si cambio in lutto.
Diffusione dei culti pagani
41 Poi il re prescrisse con decreto a tutto il suo regno, che tutti formassero un sol popolo
42 e ciascuno abbandonasse le proprie leggi. Tutti i popoli consentirono a fare secondo gli ordini del re.
43 Anche molti Israeliti accettarono di servirlo e sacrificarono agli idoli e profanarono il sabato.
44 Il re spedi ancora decreti per mezzo di messaggeri a Gerusalemme e alle citta di Giuda, ordinando di seguire usanze straniere al loro paese,
45 di far cessare nel tempio gli olocausti, i sacrifici e le libazioni, di profanare i sabati e le feste
46 e di contaminare il santuario e i fedeli,
47 di innalzare altari, templi ed edicole e sacrificare carni suine e animali immondi,
48 di lasciare che i propri figli, non circoncisi, si contaminassero con ogni impurita e profanazione,
49 cosi da dimenticare la legge e mutare ogni istituzione,
50 pena la morte a chiunque non avesse agito secondo gli ordini del re.
51 Secondo questi ordini scrisse a tutto il regno, stabili ispettori su tutto il popolo e intimo alle citta di Giuda di sacrificare citta per citta.
52 Anche molti del popolo si unirono a loro, tutti i traditori della legge, e commisero il male nella regione
53 e ridussero Israele a nascondersi in ogni possibile rifugio.
54 Nell'anno centoquarantacinque, il quindici di Casleu il re innalzo sull'altare un idolo. Anche nelle citta vicine di Giuda eressero altari
55 e bruciarono incenso sulle porte delle case e nelle piazze.
56 Stracciavano i libri della legge che riuscivano a trovare e li gettavano nel fuoco.
57 Se qualcuno veniva trovato in possesso di una copia del libro dell'alleanza o ardiva obbedire alla legge, la sentenza del re lo condannava a morte.
58 Con prepotenza trattavano gli Israeliti che venivano scoperti ogni mese nella citta
59 e specialmente al venticinque del mese, quando sacrificavano sull'ara che era sopra l'altare dei sacrifici.
60 Mettevano a morte, secondo gli ordini, le donne che avevano fatto circoncidere i loro figli,
61 con i bambini appesi al collo e con i familiari e quelli che li avevano circoncisi.
62 Tuttavia molti in Israele si fecero forza e animo a vicenda per non mangiare cibi immondi
63 e preferirono morire pur di non contaminarsi con quei cibi e non disonorare la santa alleanza; cosi appunto morirono.
64 Sopra Israele fu cosi scatenata un'ira veramente grande.
Maccabei 1 - Capitolo 2
II. MATTATIA SCATENA LA GUERRA SANTA
Mattatia e i suoi figli
1 In quei giorni Mattatia figlio di Giovanni, figlio di Simone, sacerdote della stirpe di Ioarib, parti da Gerusalemme e venne a stabilirsi a Modin.
2 Egli aveva cinque figli: Giovanni chiamato anche Gaddi,
3 Simeone chiamato Tassi,
4 Giuda chiamato Maccabeo,
5 Eleazaro chiamato Auaran, Gionata chiamato Affus.
6 Viste le empieta che si commettevano in Giuda e Gerusalemme,
7 disse: “Ohime! perche mai sono nato per vedere lo strazio del mio popolo e lo strazio della citta santa e debbo sedere qui mentre essa e in balia dei nemici e il santuario in mano agli stranieri?
8 Il suo tempio e diventato come un uomo ignobile,
9 gli ornamenti della sua gloria sono stati portati via come preda, sono stati sgozzati i suoi bambini nelle piazze e i giovinetti dalla spada nemica.
10 Qual popolo non ha invaso il suo regno e non si e impadronito delle sue spoglie?
11 Ogni ornamento le e stato strappato, da padrona e diventata schiava.
12 Ecco, le nostre cose sante, la nostra bellezza, la nostra gloria sono state devastate, le hanno profanate i pagani.
13 Perche vivere ancora?”.
14 Mattatia e i suoi figli si stracciarono le vesti, si vestirono di sacco e si misero in grande lutto.
La prova del sacrificio a Modin
15 Ora vennero nella citta di Modin i messaggeri del re, incaricati di costringere all'apostasia e a far sacrificare.
16 Molti Israeliti andarono da loro; invece Mattatia e i suoi figli si raccolsero in disparte.
17 I messaggeri del re si rivolsero a Mattatia e gli dissero: “Tu sei uomo autorevole e stimato e grande in questa citta e sei sostenuto da figli e fratelli;
18 su, fatti avanti per primo e adempi il comando del re, come hanno fatto tutti i popoli e gli uomini di Giuda e quelli rimasti in Gerusalemme; cosi passerai tu e i tuoi figli nel numero degli amici del re e tu e i tuoi figli avrete in premio oro e argento e doni in quantita”.
19 Ma Mattatia rispose a gran voce: “Anche se tutti i popoli nei domini del re lo ascolteranno e ognuno si stacchera dal culto dei suoi padri e vorranno tutti aderire alle sue richieste,
20 io, i miei figli e i miei fratelli cammineremo nell'alleanza dei nostri padri;
21 ci guardi il Signore dall'abbandonare la legge e le tradizioni;
22 non ascolteremo gli ordini del re per deviare dalla nostra religione a destra o a sinistra”.
23 Terminate queste parole, si avvicino un Giudeo alla vista di tutti per sacrificare sull'altare in Modin secondo il decreto del re.
24 Cio vedendo Mattatia arse di zelo; fremettero le sue viscere ed egli ribolli di giusto sdegno. Fattosi avanti di corsa, lo uccise sull'altare;
25 uccise nel medesimo tempo il messaggero del re, che costringeva a sacrificare, e distrusse l'altare.
26 Egli agiva per zelo verso la legge come aveva fatto Pincas con Zambri figlio di Salom.
27 La voce di Mattatia tuono nella citta: “Chiunque ha zelo per la legge e vuol difendere l'alleanza mi segua!”.
28 Fuggi con i suoi figli tra i monti, abbandonando in citta quanto avevano.
La prova del sabato nel deserto
29 Allora molti che ricercavano la giustizia e il diritto scesero per dimorare nel deserto
30 con i loro figli, le loro mogli e i greggi, perche si erano addensati i mali sopra di essi.
31 Fu riferito agli uomini del re e alle milizie che stavano in Gerusalemme, nella citta di Davide, che si erano raccolti laggiu in luoghi nascosti del deserto uomini che avevano stracciato l'editto del re.
32 Molti corsero ad inseguirli, li raggiunsero, si accamparono di fronte a loro e si prepararono a dar battaglia in giorno di sabato.
33 Dicevano loro: “Basta ormai; uscite, obbedite ai comandi del re e avrete salva la vita”.
34 Ma quelli risposero: “Non usciremo, ne seguiremo gli ordini del re, profanando il giorno del sabato”.
35 Quelli si precipitarono all'assalto contro di loro.
36 Ma essi non risposero, ne lanciarono pietra, ne ostruirono i nascondigli,
37 protestando: “Moriamo tutti nella nostra innocenza. Testimoniano per noi il cielo e la terra che ci fate morire ingiustamente”.
38 Cosi quelli mossero contro di loro a battaglia di sabato: essi morirono con le mogli e i figli e i loro greggi, in numero di circa mille persone.
Attivita di Mattatia e del suo partito
39 Quando Mattatia e i suoi amici lo seppero, ne fecero gran pianto.
40 Poi dissero tra di loro: “Se faremo tutti come hanno fatto i nostri fratelli e non combatteremo contro i pagani per la nostra vita e per le nostre leggi, ci faranno sparire in breve dalla terra”.
41 Presero in quel giorno questa decisione: “Noi combatteremo contro chiunque venga a darci battaglia in giorno di sabato e non moriremo tutti come sono morti i nostri fratelli nei nascondigli”.
42 In quel tempo si uni con loro un gruppo degli Asidei, i forti d'Israele, e quanti volevano mettersi a disposizione della legge;
43 inoltre quanti fuggivano davanti alle sventure si univano a loro e divenivano loro rinforzo.
44 Cosi organizzarono un contingente di forze e percossero con ira i peccatori e gli uomini empi con furore; gli scampati fuggirono tra i pagani per salvarsi.
45 Mattatia poi e i suoi amici andarono in giro a demolire gli altari
46 e fecero circoncidere a forza tutti i bambini non circoncisi che trovarono nel territorio d'Israele;
47 non diedero tregua agli orgogliosi e l'impresa ebbe buona riuscita nelle loro mani;
48 difesero la legge dalla prepotenza dei popoli e dei re e non la diedero vinta ai peccatori.
Testamento e morte di Mattatia
49 Intanto si avvicinava per Mattatia l'ora della morte ed egli disse ai figli: “Ora domina la superbia e l'ingiustizia, e il tempo della distruzione e dell'ira rabbiosa.
50 Ora, figli, mostrate zelo per la legge e date la vostra vita per l'alleanza dei nostri padri.
51 Ricordate le gesta compiute dai nostri padri ai loro tempi e ne trarrete gloria insigne e nome eterno.
52 Abramo non fu trovato forse fedele nella tentazione e non gli fu cio accreditato a giustizia?
53 Giuseppe nell'ora dell'oppressione osservo il precetto e divenne signore dell'Egitto.
54 Pincas nostro padre per lo zelo dimostrato consegui l'alleanza del sacerdozio perenne.
55 Giosue, obbedendo alla divina parola, divenne giudice in Israele.
56 Caleb, testimoniando nell'adunanza, ebbe in sorte parte del nostro paese.
57 Davide per la sua pieta ottenne il trono del regno per sempre.
58 Elia, poiche aveva dimostrato zelo ardente per la legge, fu assunto in cielo.
59 Anania, Azaria e Misaele per la loro fede furono salvati dalla fiamma.
60 Daniele nella sua innocenza fu sottratto alle fauci dei leoni.
61 Cosi, di seguito, considerate di generazione in generazione che quanti hanno fiducia in lui non soccombono.
62 Non abbiate paura delle parole dell'empio, perche la sua gloria andra a finire ai rifiuti e ai vermi;
63 oggi e esaltato, domani non si trova piu, perche ritorna alla sua polvere e i suoi calcoli falliscono.
64 Figli, siate valorosi e forti nella legge, perche in questa sarete glorificati.
65 Ecco qui vostro fratello Simone, che io so uomo saggio: ascoltatelo sempre, egli sara vostro padre.
66 Giuda Maccabeo, forte guerriero dalla sua gioventu, sara capo del vostro esercito e condurra la battaglia contro i pagani.
67 Voi, dunque, radunate intorno a voi quanti praticano la legge e vendicate il vostro popolo;
68 rendete il meritato castigo ai pagani e applicatevi all'ordinamento della legge”.
69 Poi li benedisse e si riuni ai suoi padri.
70 Mori nell'anno centoquarantasei e fu sepolto nella tomba dei suoi padri in Modin; tutto Israele fece grande pianto su di lui.
Maccabei 1 - Capitolo 3
III. GIUDA MACCABEO CAPO DEI GIUDEI (166-160 a.C.)
Elogio di Giuda Maccabeo
1 Al suo posto sorse il figlio di lui Giuda, chiamato Maccabeo;
2 lo aiutavano tutti i fratelli e quanti si erano legati al padre e conducevano la battaglia d'Israele con entusiasmo.
3 Egli accrebbe la gloria del suo popolo, rivesti la corazza come gigante, cinse l'armatura di guerra e impegno battaglia difendendo il campo con la spada.
4 Nelle sue gesta fu simile a leone, come leoncello ruggente sulla preda.
5 Insegui gli empi braccandoli; i perturbatori del popolo distrusse con il fuoco.
6 Gli empi sbigottirono per paura di lui e tutti i malfattori furono confusi e si avvio la salvezza per mano di lui.
7 Inflisse amarezze a molti re, rallegro con le sue gesta Giacobbe; sempre la sua memoria sara benedetta.
8 Egli passo per le citta di Giuda e vi disperse gli empi e distolse l'ira da Israele.
9 Divenne celebre fino all'estremita della terra perche raduno coloro che erano sperduti.
Primi successi di Giuda
10 Apollonio raduno dei pagani e un forte esercito dalla Samaria per combattere Israele.
11 Giuda lo seppe e avanzo contro di lui, lo sconfisse e lo uccise; molti caddero colpiti a morte e i superstiti fuggirono.
12 Cosi si impadronirono delle loro spoglie e Giuda si riservo la spada di Apollonio e l'adopero in guerra per tutto il tempo della sua vita.
13 Quando Seron, comandante delle forze di Siria, seppe che Giuda aveva radunato un contingente e c'era con lui uno stuolo di fedeli e uomini preparati alla guerra,
14 disse: “Mi faro un nome e mi copriro di gloria nel regno combattendo Giuda e i suoi uomini che hanno disprezzato gli ordini del re”.
15 Fece i preparativi e si uni a lui un forte gruppo di empi per aiutarlo a vendicarsi degli Israeliti.
16 Si spinse fino alla salita di Bet-Coron e Giuda gli ando incontro con piccola schiera.
17 Ma come videro lo schieramento avanzare contro di loro, dissero a Giuda: “Come faremo noi cosi pochi ad attaccar battaglia contro una moltitudine cosi forte? Oltre tutto, siamo rimasti oggi senza mangiare”.
18 Giuda rispose: “Non e impossibile che molti cadano in mano a pochi e non c'e differenza per il Cielo tra il salvare per mezzo di molti e il salvare per mezzo di pochi;
19 perche la vittoria in guerra non dipende dalla moltitudine delle forze, ma e dal Cielo che viene l'aiuto.
20 Costoro vengono contro di noi pieni d'insolenza e di empieta per eliminare noi, le nostre mogli e i nostri figli e saccheggiarci;
21 noi combattiamo per la nostra vita e le nostre leggi.
22 Sara lui a stritolarli davanti a noi. Voi dunque non temeteli”.
23 Quando ebbe finito di parlare, piombo su di loro all'improvviso e Seron con il suo schieramento fu sgominato davanti a lui;
24 lo inseguirono nella discesa di Bet-Coron fino alla pianura. Di essi caddero circa ottocento uomini, gli altri fuggirono nella regione dei Filistei.
25 Cosi comincio a diffondersi il timore di Giuda e dei suoi fratelli e le genti intorno furon prese da terrore.
26 La fama di lui giunse fino al re e delle sue imprese militari parlavano le genti.
Preparativi di Antioco contro la Persia e la Giudea. Reggenza di Lisia
27 Quando il re Antioco seppe queste cose, si adiro furiosamente e diede ordine di radunare tutte le forze militari del suo regno: un esercito grande e potente.
28 Apri l'erario e diede alle truppe il soldo per un anno, ordinando loro di star pronti per ogni evenienza.
29 Ma si accorse che non bastavano le riserve del suo tesoro e che le entrate del paese erano poche a causa delle rivolte e delle rovine che aveva provocato nella regione per estirpare le tradizioni che erano in vigore dai tempi antichi;
30 temette di non poter disporre, come altre volte in passato, delle risorse per le spese e i doni, che faceva con mano prodiga, superando i re precedenti.
31 Allora si senti grandemente angustiato e prese la decisione di invadere la Persia, per riscuotere i tributi di quelle province e ammassare molto denaro.
32 Lascio Lisia, uomo illustre e di stirpe regia, alla direzione degli affari del re dall'Eufrate fino ai confini dell'Egitto
33 e con l'incarico di curare l'educazione del figlio Antioco fino al suo ritorno.
34 A lui affido meta dell'esercito e gli elefanti e gli diede istruzioni per tutte le cose che voleva fossero eseguite; riguardo agli abitanti della Giudea e di Gerusalemme,
35 gli ordino di mandare contro di loro milizie per distruggere ed eliminare le forze d'Israele e quanto restava in Gerusalemme e cancellare il loro ricordo dalla regione;
36 di trasferire degli stranieri su tutti i loro monti e di distribuire le loro terre.
37 Il re poi prese l'altra meta dell'esercito e parti da Antiochia, la capitale del suo regno, nell'anno centoquarantasette; passo l'Eufrate e percorse le regioni settentrionali.
Gorgia e Nicanore conducono in Giudea l'esercito di Siria
38 Allora Lisia scelse Tolomeo, figlio di Dorimene, Nicanore e Gorgia, uomini potenti tra gli amici del re
39 e spedi ai loro ordini quarantamila uomini e settemila cavalli nel paese di Giuda per devastarlo secondo il comando del re.
40 Questi partirono con tutte le truppe e andarono ad accamparsi vicino ad Emmaus nella pianura.
41 I mercanti della regione ne ebbero notizia e si rifornirono molto di oro e di argento e di catene e vennero presso l'accampamento per acquistare come schiavi gli Israeliti. A quelle truppe si aggiunsero forze della Siria e di paesi stranieri.
42 Giuda e i suoi fratelli videro che i mali si erano aggravati e che l'esercito era accampato nel loro territorio e vennero a conoscenza che il re aveva ordinato di attuare la distruzione totale del loro popolo.
43 Allora si dissero l'un l'altro: “Facciamo risorgere il popolo dalla sua rovina e combattiamo per il nostro popolo e per i nostri luoghi santi”.
44 Si raduno l'assemblea per prepararsi alla battaglia e per pregare e chiedere pieta e misericordia.
45 Gerusalemme era disabitata come un deserto, nessuno dei suoi figli vi entrava o ne usciva, il santuario era calpestato, gli stranieri erano nella fortezza dell'Acra, soggiorno dei pagani. La gioia era sparita da Giacobbe, erano scomparsi il flauto e la cetra.
Riunione dei Giudei a Masfa
46 Si radunarono dunque e vennero in Masfa di fronte a Gerusalemme, perche nei tempi antichi Masfa era stato luogo di preghiera in Israele.
47 In quel giorno digiunarono e si vestirono di sacco, si sparsero la cenere sul capo e si stracciarono le vesti.
48 Aprirono il libro della legge per scoprirvi quanto i pagani cercavano di sapere dagli idoli dei loro dei.
49 Portarono le vesti sacerdotali, le primizie e le decime e fecero venire avanti i Nazirei, che avevano compiuto i giorni del loro voto,
50 e alzarono la voce al cielo gridando: “Che faremo di costoro e dove li condurremo,
51 mentre il tuo santuario e conculcato e profanato e i tuoi sacerdoti sono in lutto e desolazione?
52 Ecco i pagani si sono alleati contro di noi per distruggerci; tu sai quello che vanno macchinando contro di noi.
53 Come potremo resistere di fronte a loro, se tu non ci aiuterai?”.
54 Diedero fiato alle trombe e gridarono a gran voce.
55 Dopo questo, Giuda stabili i condottieri del popolo, i comandanti di mille, di cento, di cinquanta e di dieci uomini.
56 Disse a coloro che costruivano case o che stavano per prendere moglie, a quelli che piantavano la vigna o che erano paurosi, di tornare a casa loro, secondo la legge.
57 Poi levo il campo e si disposero a mezzogiorno di Emmaus.
58 Giuda ordino: “Cingetevi e siate forti e state preparati per l'alba di domani a dar battaglia a questi stranieri che si sono alleati per distruggere noi e il nostro santuario.
59 Del resto e meglio per noi morire in battaglia che vedere poi la rovina della nostra gente e del santuario.
60 Il Cielo fara succedere gli avvenimenti secondo quanto e stabilito lassu”.
Maccabei 1 - Capitolo 4
La battaglia di Emmaus
1 Gorgia prese allora cinquemila uomini e mille cavalli scelti e si levo il campo di notte
2 per sorprendere il campo dei Giudei e annientarli all'improvviso; gli uomini dell'Acra gli facevano da guida.
3 Ma Giuda lo venne a sapere e mosse anche lui con i suoi valorosi per assalire le forze del re che sostavano in Emmaus,
4 mentre i soldati erano ancora dispersi fuori del campo.
5 Gorgia giunse al campo di Giuda di notte e non vi trovo nessuno; li andava cercando sui monti dicendo: “Costoro ci sfuggono”.
6 Fattosi giorno, Giuda apparve nella pianura con tremila uomini; non avevano pero ne corazze ne spade come avrebbero voluto.
7 Videro l'accampamento dei pagani difeso e fortificato e la cavalleria disposta intorno e tutti esperti nella guerra.
8 Ma Giuda disse ai suoi uomini: “Non temete il loro numero, ne abbiate paura dei loro assalti;
9 ricordate come i nostri padri furono salvati nel Mare Rosso, quando il faraone li inseguiva con l'esercito.
10 Alziamo la nostra voce al Cielo, perche ci usi benevolenza e si ricordi dell'alleanza con i nostri padri e voglia sconfiggere questo schieramento davanti a noi oggi;
11 si accorgeranno tutti i popoli che c'e uno che riscatta e salva Israele”.
12 Gli stranieri alzarono gli occhi e videro che quelli venivano loro incontro;
13 cosi uscirono dagli accampamenti per dar battaglia. Gli uomini di Giuda diedero fiato alle trombe
14 e attaccarono. I pagani furono sconfitti e fuggirono verso la pianura,
15 ma quelli che erano piu indietro caddero tutti uccisi di spada. Li inseguirono fino a Ghezer e fino alle pianure dell'Idumea e di Asdod e di Iamnia; ne furono uccisi circa tremila.
16 Quando Giuda e i suoi armati tornarono dal loro inseguimento,
17 egli disse alla sua gente: “Non siate avidi delle spoglie, perche ci attende ancora la battaglia. Gorgia e il suo esercito e sul monte vicino a noi;
18 ora voi state pronti ad opporvi ai nemici e a combatterli; in seguito farete tranquillamente bottino”.
19 Aveva appena finito di parlare, quando apparve un reparto che spiava dal monte.
20 Avevano visto infatti che i loro erano stati sconfitti e gli altri incendiavano il campo: il fumo che si scorgeva segnalava l'accaduto.
21 Ed essi a quello spettacolo si sgomentarono grandemente; vedendo inoltre giu nella pianura lo schieramento di Giuda pronto all'attacco,
22 fuggirono tutti nel territorio dei Filistei.
23 Allora Giuda ritorno a depredare il campo e raccolsero oro e argento in quantita e stoffe tinte di porpora viola e porpora marina e grandi ricchezze.
24 Di ritorno cantavano e innalzavano benedizioni al cielo “perche egli e buono e la sua grazia dura sempre”.
25 Fu quello un giorno di grande liberazione in Israele.
26 Quanti degli stranieri erano scampati, presentandosi a Lisia, gli narrarono tutto quello che era accaduto.
27 Egli sentendo cio, fu preso da turbamento e scoraggiamento, perche le cose in Israele non erano andate come egli voleva e l'esito non era stato secondo gli ordini del re.
Prima campagna di Lisia
28 Percio l'anno dopo mise insieme sessantamila uomini scelti e cinquemila cavalli per combattere contro di loro.
29 Vennero nell'Idumea e si accamparono in Bet-Zur. Giuda mosse contro di essi con diecimila uomini.
30 Quando vide l'imponente accampamento, innalzo questa preghiera: “Benedetto sei tu, o salvatore d'Israele, tu che hai fiaccato l'impeto del potente per mezzo del tuo servo Davide e hai fatto cadere l'esercito degli stranieri nelle mani di Gionata, figlio di Saul e del suo scudiero;
31 fa cadere ancora nello stesso modo questo esercito nelle mani di Israele tuo popolo e fa ricadere l'obbrobrio sul loro esercito e sulla loro cavalleria;
32 infondi in loro timore e spezza l'audacia della loro forza, siano travolti nella loro rovina.
33 Abbattili con la spada dei tuoi devoti; ti lodino con canti tutti coloro che riconoscono il tuo nome”.
34 Poi sferrarono l'attacco da una parte e dall'altra e caddero davanti ai Giudei circa cinquemila uomini del campo di Lisia.
35 Vedendo Lisia lo scompiglio delle sue file, mentre alle schiere di Giuda cresceva il coraggio ed erano pronti a vivere o a morire gloriosamente, se ne torno in Antiochia dove assoldo mercenari in maggior numero per venire di nuovo in Giudea.
Purificazione e dedicazione del tempio
36 Giuda intanto e i suoi fratelli dissero: “Ecco sono stati sconfitti i nostri nemici: andiamo a purificare il santuario e a riconsacrarlo”.
37 Cosi si raduno tutto l'esercito e salirono al monte Sion.
38 Trovarono il santuario desolato, l'altare profanato, le porte arse e cresciute le erbe nei cortili come in un luogo selvatico o montuoso, e gli appartamenti sacri in rovina.
39 Allora si stracciarono le vesti, fecero grande pianto, si cosparsero di cenere,
40 si prostrarono con la faccia a terra, fecero dare i segnali con le trombe e alzarono grida al Cielo.
41 Giuda ordino ai suoi uomini di tenere impegnati quelli dell'Acra, finche non avesse purificato il santuario.
42 Poi scelse sacerdoti incensurati, osservanti della legge,
43 i quali purificarono il santuario e portarono le pietre profanate in luogo immondo.
44 Tennero consiglio per decidere che cosa fare circa l'altare degli olocausti, che era stato profanato.
45 Vennero nella felice determinazione di demolirlo, perche non fosse loro di vergogna, essendo stato profanato dai pagani. Demolirono dunque l'altare
46 e riposero le pietre sul monte del tempio in luogo conveniente finche fosse comparso un profeta a decidere di esse.
47 Poi presero pietre grezze secondo la legge ed edificarono un altare nuovo come quello di prima;
48 restaurarono il santuario e consacrarono l'interno del tempio e i cortili;
49 rifecero gli arredi sacri e collocarono il candelabro e l'altare degli incensi e la tavola nel tempio.
50 Poi bruciarono incenso sull'altare e accesero sul candelabro le lampade che splendettero nel tempio.
51 Posero ancora i pani sulla tavola e stesero le cortine. Cosi portarono a termine le opere intraprese.
52 Si radunarono il mattino del venticinque del nono mese, cioe il mese di Casleu, nell'anno centoquarantotto,
53 e offrirono il sacrificio secondo la legge sull'altare degli olocausti che avevano rinnovato.
54 Nella stessa stagione e nello stesso giorno in cui l'avevano profanato i pagani, fu riconsacrato fra canti e suoni di cetre e arpe e cembali.
55 Tutto il popolo si prostro con la faccia a terra e adorarono e benedissero il Cielo che era stato loro propizio.
56 Celebrarono la dedicazione dell'altare per otto giorni e offrirono olocausti con gioia e sacrificarono vittime di ringraziamento e di lode.
57 Poi ornarono la facciata del tempio con corone d'oro e piccoli scudi. Rifecero i portoni e le camere e vi misero le porte.
58 Vi fu gioia molto grande in mezzo al popolo, perche era stata cancellata la vergogna dei pagani.
59 Poi Giuda e i suoi fratelli e tutta l'assemblea d'Israele stabilirono che si celebrassero i giorni della dedicazione dell'altare nella loro ricorrenza, ogni anno, per otto giorni, cominciando dal venticinque del mese di Casleu, con gioia e letizia.
60 Edificarono in quel tempo intorno al monte Sion mura alte e torri solide, perche i pagani non tornassero a calpestarlo come avevano fatto la prima volta.
61 Vi stabili un contingente per presidiarlo e fortifico il presidio di Bet-Zur perche il popolo avesse una difesa contro l'Idumea.
Maccabei 1 - Capitolo 5
Spedizione contro gli Idumei e gli Ammoniti
1 I popoli vicini, quando sentirono che era stato ricostruito l'altare e rinnovato il santuario come prima, fremettero di rabbia
2 e decisero di eliminare quelli della stirpe di Giacobbe che si trovavano in mezzo a loro e cominciarono a uccidere e sopprimere gente in mezzo al popolo.
3 Allora Giuda mosse guerra ai figli di Esau nell'Idumea e nella Acrabattene, perche assediavano Israele; inflisse loro un grave colpo e li umilio e si impadroni delle loro spoglie.
4 Si ricordo poi della perfidia dei figli di Bean, che erano stati di laccio e inciampo per il popolo tendendo insidie nelle vie.
5 Pressati da lui si rinchiusero nelle torri ed egli si accampo contro di loro, li voto allo sterminio e diede fuoco alle torri di quella citta con quanti vi stavano.
6 Poi passo contro gli Ammoniti e vi trovo un forte contingente e un popolo numeroso al comando di Timoteo.
7 Organizzo contro di loro molte azioni di guerra e furono sconfitti e annientati.
8 Conquisto anche Iazer e i suoi sobborghi e ritorno in Giudea.
Preliminari delle campagne in Galilea e in Galaad
9 Si allearono allora i pagani di Galaad contro gli Israeliti che erano nel loro territorio per eliminarli, ma questi fuggirono a Datema, nella fortezza,
10 e scrissero questa lettera a Giuda e ai suoi fratelli: “Sono riuniti contro di noi i popoli vicini per eliminarci
11 e si preparano a venire a espugnare la fortezza ove siamo rifugiati; Timoteo e a capo del loro esercito.
12 Su, vieni a liberarci dalle mani di costoro, perche si e precipitata su di noi una moltitudine:
13 tutti i nostri fratelli che erano nel territorio di Tobia sono stati messi a morte, sono state condotte in schiavitu le loro mogli con i figli e gli averi e sono periti circa un migliaio di uomini”.
14 Stavano ancora leggendo la lettera ed ecco presentarsi altri messaggeri dalla Galilea con le vesti stracciate portando notizie simili.
15 Dicevano che si erano uniti contro di loro gli abitanti di Tolemaide, Tiro e Sidone e tutta la parte pagana della Galilea per distruggerli.
16 Quando Giuda e il popolo ebbero udito queste cose, si raccolse una grande assemblea per decidere che cosa fare per i loro fratelli posti nella tribolazione e attaccati dai pagani.
17 Giuda disse a Simone suo fratello: “Scegliti degli uomini e corri a liberare i tuoi fratelli della Galilea; io e mio fratello Gionata andremo nella regione di Galaad”.
18 Lascio Giuseppe figlio di Zaccaria e Azaria capo del popolo, con il resto delle forze a presidiare la Giudea,
19 dando loro questa consegna: “Governate questo popolo, ma non attaccate battaglia contro i pagani fino al nostro ritorno”.
20 Furono assegnati a Simone tremila uomini per la spedizione in Galilea, a Giuda ottomila uomini per la regione di Galaad.
Spedizioni in Galilea e in Galaad
21 Simone si reco in Galilea e sferro molti attacchi contro i pagani e questi rimasero sconfitti davanti a lui;
22 egli li insegui fino alle porte di Tolemaide. Caddero dei pagani circa tremila uomini e Simone porto via le loro spoglie.
23 Prese poi gli Israeliti che erano in Galilea e in Arbatta con le donne e i figli e tutti i loro averi e li condusse in Giudea con grande gioia.
24 Da parte loro Giuda Maccabeo e il fratello Gionata passarono il Giordano e camminarono per tre giorni nel deserto.
25 S'imbatterono nei Nabatei, che vennero loro incontro pacificamente e narrarono tutte le vicende dei loro fratelli nella regione di Galaad,
26 e che molti di loro erano assediati in Bozra e Bozor, in Alema, in Casfo, in Maked e Karnain; e che tutte queste citta erano fortificate e grandi.
27 Ve n'erano pure rinchiusi nelle altre citta di Galaad e - dicevano - per il giorno dopo era stabilito di dar l'assalto alle fortezze, espugnarle e di eliminare tutti costoro in un sol giorno.
28 Allora Giuda con il suo esercito torno indietro subito per la via del deserto verso Bozra; prese la citta e passo ogni maschio a fil di spada, s'impadroni di tutte le loro spoglie e incendio la citta.
29 Nella notte parti di la e marciarono fino alla fortezza.
30 Verso il mattino alzarono gli occhi ed ecco gran folla che non si poteva contare issava scale e macchine per espugnare la fortezza e gia attaccava gli assediati.
31 Giuda, vedendo che la battaglia era gia incominciata e che le grida della citta arrivavano al cielo per il suono delle trombe e le urla altissime,
32 disse ai suoi soldati: “Combattete oggi per i vostri fratelli”.
33 Irruppero in tre schiere alle loro spalle, diedero fiato alle trombe e innalzarono grida e invocazioni.
34 Nell'esercito di Timoteo si sparse la notizia che c'era il Maccabeo e fuggirono davanti a lui; egli inflisse loro una grave sconfitta e ne rimasero uccisi in quel giorno circa ottomila.
35 Poi piego su Alim, l'assali e la prese; ne uccise tutti i maschi, la saccheggio e le appicco il fuoco.
36 Tolse il campo di la e conquisto Casfo, Maked e Bozor e le altre citta di Galaad.
37 Dopo questi fatti Timoteo raccolse un altro esercito e si accampo di fronte a Rafon al di la del torrente.
38 Giuda mando a esplorare il campo e gli riferirono: “Sono radunati con lui tutti gli stranieri che ci circondano: sono un esercito imponente.
39 Anche gli Arabi sono assoldati come suoi ausiliari; sono accampati al di la del torrente e sono pronti a venire a battaglia con te”. Giuda ando incontro a loro.
40 Timoteo disse ai comandanti del suo esercito, mentre Giuda e il suo esercito si avvicinavano al torrente: “Se passera per primo contro di noi, non potremo resistergli, perche sara molto potente contro di noi.
41 Se invece si mostrera titubante e porra il campo al di la del fiume, andremo noi contro di lui e avremo la meglio”.
42 Quando Giuda si avvicino al corso d'acqua, dispose gli scribi del popolo lungo il torrente con questi ordini: “Non permettete che alcuno si fermi, ma vengano tutti a combattere”.
43 Passo per primo contro i nemici e tutto il popolo dietro di lui. I pagani furono travolti davanti a lui, gettarono le armi e fuggirono nel tempio di Karnain.
44 Conquistarono la citta e appiccarono il fuoco al tempio con quanti c'erano dentro. Cosi Karnain fu vinta e non pote resistere oltre di fronte a Giuda.
45 Giuda raduno tutti gli Israeliti che erano nella regione di Galaad dal piu piccolo al piu grande con le donne e i figli e gli averi, carovana sterminata, per andare nella Giudea.
46 Arrivar
La disfatta di Iammia
55 Nel tempo in cui Giuda e Gionata erano rimasti in Galaad e Simone loro fratello in Galilea di fronte a Tolemaide,
56 Giuseppe figlio di Zaccaria e Azaria, comandanti dell'esercito, vennero a sapere delle imprese gloriose e delle battaglie che avevano compiute
57 e dissero: “Facciamoci onore anche noi e usciamo a combattere contro i pagani che ci circondano”.
58 Diedero ordine ai soldati che erano con loro e si diressero a Iamnia.
59 Ma Gorgia usci dalla citta con i suoi uomini incontro a loro per attaccarli.
60 Giuseppe e Azaria furono vinti e inseguiti fin nel territorio della Giudea e in quel giorno caddero circa duemila uomini del popolo di Israele.
61 Tocco questa grave sconfitta al popolo, perche non avevano ascoltato Giuda e i suoi fratelli, pensando di compiere gesta eroiche:
62 ma essi non erano della stirpe di quei valorosi, per le cui mani era stata compiuta la salvezza in Israele.
Successo in Idumea e in Filistea
63 Il prode Giuda e i suoi fratelli crebbero in grande fama presso tutto Israele e presso tutti i popoli ai quali giungeva notizia del loro nome;
64 si adunavano attorno a loro acclamandoli.
65 Giuda con i suoi fratelli usci ancora per combattere contro i figli di Esau nella regione meridionale e colpi Ebron e le sue dipendenze, distrusse le sue fortezze e diede fuoco tutt'intorno alle sue torri.
66 Poi levo il campo per andare nel paese dei Filistei e attraverso Maresa.
67 In quel giorno caddero in battaglia sacerdoti, i quali, smaniosi di eroismi, erano usciti a combattere inconsideratamente.
68 Giuda piego su Asdod, terra dei Filistei: distrusse i loro altari, brucio le statue dei loro dei, mise a sacco la loro citta e fece ritorno in Giudea.
Maccabei 1 - Capitolo 6
Fine di Antioco Epifane
1 Il re Antioco intanto percorreva le regioni settentrionali e seppe che c'era in Persia la citta di Elimaide, famosa per ricchezza e argento e oro;
2 che vi era un tempio ricchissimo, dove si trovavano armature d'oro, corazze e armi, lasciate la da Alessandro figlio di Filippo, il re macedone, che aveva regnato per primo sui Greci.
3 Allora vi si reco e cercava di impadronirsi della citta e di depredarla, ma non vi riusci, perche il suo piano fu risaputo dagli abitanti della citta,
4 che si opposero a lui con le armi; egli fu messo in fuga e dovette partire di la con grande tristezza e tornare in Babilonia.
5 Poi venne un messaggero in Persia ad annunciargli che erano state sconfitte le truppe inviate contro Giuda,
6 che Lisia si era mosso con un esercito tra i piu agguerriti ma era rimasto sconfitto davanti a loro e che quelli si erano rinforzati con armi e truppe e bottino ingente, riportato dagli accampamenti che avevano distrutti;
7 che inoltre avevano demolito l'idolo da lui innalzato sull'altare in Gerusalemme, che avevano circondato con mura alte come prima il santuario e anche Bet-Zur, che era una sua citta.
8 Il re, sentendo queste novita, rimase sbigottito e scosso terribilmente; si mise a letto e cadde ammalato per la tristezza, perche non era avvenuto secondo i suoi desideri.
9 Rimase cosi molti giorni, perche si rinnovava in lui una forte depressione e credeva di morire.
10 Allora chiamo tutti i suoi amici e disse loro: “Se ne va il sonno dai miei occhi e ho l'animo oppresso dai dispiaceri;
11 ho pensato: in quale tribolazione sono giunto, in quale terribile agitazione sono caduto io che ero si fortunato e benvoluto sul mio trono!
12 Ora mi ricordo dei mali che ho fatto in Gerusalemme, portando via tutti gli arredi d'oro e d'argento che vi erano e mandando a sopprimere gli abitanti di Giuda senza ragione.
13 Riconosco che a causa di tali cose mi colpiscono questi mali: ed ecco muoio nella piu nera tristezza in paese straniero”.
Avvento al trono di Antioco V
14 Poi chiamo Filippo, uno dei suoi amici, lo costitui reggente su tutto il suo regno
15 e gli diede il diadema e la veste regia e l'anello con l'incarico di guidare Antioco suo figlio e di educarlo al regno.
16 Il re Antioco mori in quel luogo nel centoquarantanove.
17 Lisia fu informato che il re era morto e dispose che regnasse Antioco figlio di lui, che egli aveva educato fin da piccolo, e lo chiamo Eupatore.
L'assedio dell'Arca di Gerusalemme da parte di Giuda Maccabeo
18 Ora coloro che risiedevano nell'Acra impedivano il passaggio degli Israeliti intorno al tempio e cercavano di molestarli continuamente e di sostenere gli stranieri.
19 Giuda si propose di eliminarli e raduno in assemblea tutto il popolo per stringerli d'assedio.
20 Si organizzarono dunque e posero l'assedio attorno all'Acra nell'anno centocinquanta e Giuda fece costruire terrapieni e macchine.
21 Ma alcuni di loro sfuggirono all'assedio e si unirono ad essi alcuni rinnegati d'Israele
22 e andarono dal re e gli dissero: “Fino a quando non farai giustizia e vendetta dei nostri fratelli?
23 Noi siamo stati lieti di servire tuo padre e di comportarci secondo i suoi comandi e di obbedire ai suoi editti.
24 A causa di questo i figli del nostro popolo hanno posto assedio alla fortezza e si sono estraniati da noi; inoltre uccidono quanti di noi capitano nelle loro mani e si dividono i nostri averi.
25 E non soltanto contro di noi allungano le mani, ma anche su tutto il tuo territorio.
26 Ed ecco, ora hanno posto il campo contro l'Acra in Gerusalemme per espugnarla e hanno fortificato il santuario e Bet-Zur.
27 Se tu non sarai sollecito nel prevenirli, faranno peggio e non li potrai piu arrestare”.
Spedizione di Antioco V e di Lisia. Battaglia di Bet-Zaccaria.
28 Il re si adiro, quando ebbe sentito cio, e raduno tutti i suoi amici, comandanti dell'esercito e della cavalleria.
29 Anche dagli altri regni e dalle isole del mare gli giunsero truppe mercenarie.
30 Gli effettivi del suo esercito assommavano a centomila fanti, ventimila cavalli e trentadue elefanti addestrati alla guerra.
31 Passarono per l'Idumea e posero il campo contro Bet-Zur; attaccarono per molti giorni e allestirono macchine; ma quelli uscivano, le incendiavano e contrattaccavano con valore.
32 Giuda allora levo il campo dall'Acra e lo trasferi a Bet-Zaccaria di fronte al campo del re.
33 Ma il re si mosse alle prime luci del mattino e trasferi lo schieramento con impeto lungo la strada di Bet-Zaccaria; le truppe si disposero a battaglia e suonarono le trombe.
34 Posero innanzi agli elefanti succo d'uva e di more per stimolarli al combattimento.
35 Distribuirono le bestie tra le falangi e affiancarono a ciascun elefante mille uomini protetti da corazze a maglia e da elmi di bronzo in testa e cinquecento cavalieri scelti disposti in ordine intorno a ciascuna bestia:
36 questi in ogni caso si tenevano ai lati della bestia e, quando si muoveva, si spostavano insieme senza allontanarsi da essa.
37 Sopra ogni elefante vi erano solide torrette di legno, protette dagli attacchi, legate con cinghie, e su ogni torretta stavano quattro soldati, che di la bersagliavano, e un conducente indiano.
38 Il resto della cavalleria si dispose di qua e di la sui due fianchi dello schieramento, per terrorizzare i nemici e proteggere le falangi.
39 Quando il sole brillava sugli scudi d'oro e di bronzo, ne risplendevano per quei riflessi i monti e brillavano come fiaccole ardenti.
40 Un distaccamento delle truppe del re si dispose sulle cime dei monti, un altro nella pianura e avanzavano sicuri e ordinati.
41 Tremavano quanti sentivano il frastuono di quella moltitudine e la marcia di tanta gente e il cozzo delle armi: era veramente un esercito immenso e forte.
42 Giuda con le sue truppe si avvicino per attaccare lo schieramento e caddero nel campo del re seicento uomini.
43 Eleazaro, chiamato Auaran, vide uno degli elefanti, protetto di corazze regie, sopravanzare tutte le altre bestie e penso che sopra ci fosse il re;
44 volle allora sacrificarsi per la salvezza del suo popolo e procurarsi nome eterno.
45 Corse dunque la con coraggio attraverso la falange e colpiva a morte a destra e a sinistra, mentre i nemici si dividevano davanti a lui, ritirandosi sui due lati.
46 Egli s'introdusse sotto l'elefante, lo infilo con la spada e lo uccise; quello cadde sopra di lui ed Eleazaro mori.
47 Ma vedendo la potenza delle forze del re e l'impeto delle milizie, i Giudei si ritirarono.
Presa di Bet-Zur e assedio del monte Sion da parte dei Siri
48 Allora i reparti dell'esercito del re salirono per attaccarli a Gerusalemme e il re si accampo contro la Giudea e il monte Sion.
49 Fece pace con quelli che erano in Bet-Zur, i quali uscirono dalla citta, non avendo piu vettovaglie per sostenere l'assedio: la terra infatti era nel riposo dell'anno sabbatico.
50 Il re s'impadroni di Bet-Zur e vi pose un presidio a guardia.
51 Intanto si accampo contro il santuario per molto tempo e allesti terrapieni e macchine, lanciafiamme e baliste, scorpioni per lanciar frecce e fionde.
52 Anche i difensori opposero macchine alle loro macchine e i combattimenti durarono molti giorni.
53 Ma non c'erano piu viveri nei depositi poiche era in corso l'anno sabbatico e coloro che erano arrivati in Giudea per sfuggire ai pagani avevano consumato il resto delle provviste.
54 Furono allora lasciati pochi uomini nel santuario, perche li aveva sorpresi la fame, e gli altri si dispersero ciascuno al suo paese.
Il re accorda ai Giudei la liberta religiosa
55 Lisia poi venne a sapere che Filippo, designato dal re Antioco, ancora in vita, per educare Antioco suo figlio e prepararlo al regno,
56 era tornato dalla Persia e dalla Media; c'era con lui l'esercito partito con il re ed egli cercava di prendere in mano il governo.
57 Allora mostro fretta e accenno di voler partire e disse al re e ai comandanti dell'esercito e ai soldati: “Noi ci esauriamo di giorno in giorno: il cibo e scarso e il luogo che assediamo e ben munito, mentre gli affari del regno ci premono.
58 Ora dunque offriamo la destra a questi uomini e facciamo pace con loro e con tutto il loro popolo
59 e permettiamo loro di seguire le loro tradizioni come prima; proprio per queste tradizioni che noi abbiamo cercato di distruggere, essi si sono irritati e hanno provocato tutto questo”.
60 La proposta piacque al re e a tutti i capi e mando a negoziare la pace con loro ed essi accettarono.
61 Il re e i capi giurarono davanti a loro ed essi a tali patti uscirono dalla fortezza.
62 Ma quando il re fece l'ingresso sul monte Sion e vide le fortificazioni del luogo, violo il giuramento che aveva fatto e impose la distruzione delle mura all'intorno.
63 Poi parti in fretta e fece ritorno ad Antiochia; vi trovo Filippo padrone della citta, gli fece guerra e s'impadroni della citta con la forza.
Maccabei 1 - Capitolo 7
Demetrio I diventa re. Invia Bacchide e Alcimo in Giudea
1 Nell'anno centocinquantuno Demetrio, figlio di Seleuco, evase da Roma e sbarco con pochi uomini in una citta della costa e la si proclamo re.
2 Quando rientro nella reggia dei suoi padri, l'esercito catturo Antioco e Lisia per consegnarglieli.
3 Informato della cosa, disse: “Non mostratemi la loro faccia”.
4 Percio i soldati li uccisero e Demetrio sedette sul trono del suo regno.
5 Allora andarono da lui tutti gli uomini perfidi ed empi d'Israele, guidati da Alcimo che aspirava al sommo sacerdozio.
6 Essi accusarono il popolo davanti al re dicendo: “Giuda con i suoi fratelli ha sterminato tutti i tuoi amici e ci ha strappato dal nostro paese.
7 Ora manda un uomo fidato, che venga e prenda visione della rovina generale da quello procurata a noi e ai domini del re e provveda a punire quella famiglia e tutti i suoi sostenitori”.
8 Il re designo Bacchide, uno degli amici del re, preposto alla regione dell'Oltrefiume, potente nel regno e fedele al re,
9 e lo invio con l'empio Alcimo; attribui a questi il sommo sacerdozio e gli diede ordine di far vendetta contro gli Israeliti.
10 Cosi partirono e giunsero in Giudea con forze numerose. Bacchide mando messaggeri a Giuda e ai suoi fratelli per portare con inganno parole di pace.
11 Ma essi non credettero alle sue parole: avevano infatti saputo che era giunto con un forte esercito.
12 Si raduno tuttavia presso Alcimo e Bacchide un gruppo di scribi per chiedere il riconoscimento dei diritti.
13 Gli Asidei furono i primi tra gli Israeliti a chieder loro la pace.
14 Dicevano infatti: “Un uomo della stirpe di Aronne e venuto con i soldati, non ci fara certo del male”.
15 Egli uso con loro parole di pace e giuro loro: “Non faremo alcun male ne a voi ne ai vostri amici”.
16 E quelli credettero. Ma egli prese sessanta di loro e li uccise in un sol giorno, proprio secondo la parola che sta scritta:
17 “Le carni dei tuoi santi e il loro sangue
hanno sparso intorno a Gerusalemme
e nessuno li seppelliva”.
18 Allora la paura e il terrore si sparsero per tutto il popolo, perche tutti dicevano: “Non c'e in loro verita ne giustizia, perche hanno trasgredito l'alleanza e il giuramento prestato”.
19 Bacchide levo il campo da Gerusalemme e si accampo in Bet-Zait; mando ad arrestare molti degli uomini che erano passati dalla sua parte e alcuni del popolo e li fece uccidere e gettare nel pozzo grande.
20 Affido il paese ad Alcimo e gli lascio soldati che lo sostenessero; quindi Bacchide fece ritorno dal re.
21 Alcimo rivendicava con le armi il sommo sacerdozio;
22 tutti i perturbatori del popolo si unirono a lui, si impadronirono della Giudea e procurarono grandi sventure a Israele.
23 Giuda vide tutti i mali che facevano Alcimo e i suoi fautori agli Israeliti peggio dei pagani,
24 usci allora nelle regioni intorno alla Giudea, fece vendetta degli uomini che avevano disertato e impedi loro di far scorrerie nella regione.
Nicanore in Giudea. Combattimento di Cafarsalama
25 Quando Alcimo vide che Giuda e i suoi si erano rinforzati e che non avrebbe potuto resister loro, ritorno presso il re e mosse contro di loro accuse di misfatti.
26 Allora il re mando Nicanore, uno dei suoi capi piu illustri, che aveva odio e inimicizia per Israele e gli ordino di sterminare il popolo.
27 Nicanore venne in Gerusalemme con truppe ingenti e mando messaggeri a Giuda e ai suoi fratelli con inganno a far queste proposte di pace:
28 “Non ci sia battaglia tra me e voi. Verro con pochi uomini per incontrarmi pacificamente”.
29 Venne da Giuda e si salutarono a vicenda con segni di pace: ma i nemici stavano pronti per metter le mani su Giuda.
30 Giuda fu informato che quello era venuto da lui con inganno, ed ebbe timore di lui e non volle piu vedere la sua faccia.
31 Nicanore si accorse che il suo piano era stato scoperto e usci all'attacco contro Giuda verso Cafarsalama.
32 Caddero dalla parte di Nicanore circa cinquecento uomini; gli altri ripararono nella citta di Davide.
Minacce contro il tempio
33 Dopo questi fatti Nicanore sali al monte Sion e gli vennero incontro dal santuario alcuni sacerdoti e anziani del popolo per salutarlo con espressioni di pace e mostrargli l'olocausto offerto per il re.
34 Ma egli li scherni, li derise, anzi li contamino e parlo con arroganza;
35 giuro incollerito: “Se non sara consegnato subito Giuda e il suo esercito nelle mie mani, vi assicuro che quando tornero a guerra finita, daro alle fiamme questo tempio”; e se ne ando tutto furioso.
36 I sacerdoti rientrarono e stando davanti all'altare e al tempio dissero tra il pianto:
37 “Tu hai scelto questo tempio perche su di esso fosse invocato il tuo nome e fosse casa di orazione e di supplica per il tuo popolo.
38 Fa vendetta di questo uomo e delle sue schiere; siano trafitti di spada. Ricordati delle loro bestemmie: non lasciarli sopravvivere”.
Il giorno di Nicanore ad Adasa
39 Nicanore usci da Gerusalemme, si accampo a Bet-Coron e gli ando incontro l'esercito della Siria.
40 Giuda pose il campo in Adasa con tremila uomini e prego:
41 “Quando gli ufficiali del re assiro dissero bestemmie, venne il tuo angelo e ne abbatte centottantacinquemila:
42 abbatti allo stesso modo questo esercito davanti a noi oggi; sappiano tutti gli altri che egli ha parlato empiamente contro il tuo santuario e tu giudicalo secondo le sue empieta”.
43 Si scontrarono gli eserciti in combattimento il tredici del mese di Adar e fu sconfitto l'esercito di Nicanore, anzi egli cadde in battaglia per primo.
44 Quando i suoi soldati videro che Nicanore era caduto, gettarono le armi e fuggirono.
45 Li inseguirono per una giornata di cammino da Adasa fino a Ghezer e suonavano le trombe dietro a loro per dare l'allarme.
46 Uscirono allora uomini da tutti i villaggi della Giudea all'intorno e li accerchiarono; essi si voltavano gli uni contro gli altri e caddero tutti di spada: non ne rimase neppure uno.
47 I Giudei presero le spoglie e il bottino, mozzarono la testa di Nicanore e la destra, che aveva steso con superbia, e le portarono e le esposero in Gerusalemme.
48 Il popolo fece gran festa e passo quel giorno come giornata di gioia straordinaria.
49 Stabilirono di celebrare ogni anno questo giorno il tredici di Adar.
50 Cosi la Giudea ebbe quiete per un po di tempo.
Maccabei 1 - Capitolo 8
Elogio dei Romani
1 Giuda venne a conoscere la fama dei Romani: che essi erano molto potenti e favorivano tutti quelli che simpatizzavano per loro e accordavano amicizia a quanti si rivolgevano a loro e che erano forti e potenti.
2 Gli furono narrate le loro guerre e le loro imprese gloriose compiute tra i Galli: come li avessero vinti e sottoposti al tributo.
3 Aveva saputo quanto avevano compiuto nella Spagna per impadronirsi delle miniere di oro e di argento che vi sono;
4 e come avevano sottomesso tutta la regione con la loro saggezza e costanza, benche il paese fosse assai lontano da loro, e avevano vinto i re che erano venuti contro di loro dall'estremita della terra: li avevano sconfitti e avevano inflitto loro gravi colpi e gli altri re pagavano loro il tributo ogni anno.
5 Avevano poi sconfitto in guerra e sottomesso Filippo e Perseo re dei Chittim e quanti si erano sollevati contro di loro.
6 Venne a sapere che Antioco, il grande re dell'Asia, era sceso in guerra contro di loro con centoventi elefanti e cavalleria e carri e un'esercito immenso e fu sconfitto da loro,
7 che lo presero vivo e gli imposero di pagare, lui e i suoi successori, un tributo ingente, di consegnare ostaggi e cedere territori:
8 la regione dell'India, la Media, la Lidia, tra le migliori loro province, e che, dopo averle tolte a lui, le avevano date al re Eumene.
9 Gli fu riferito inoltre come i Greci avevano deciso di affrontarli e distruggerli,
10 ma la cosa fu da loro risaputa e mandarono contro di quelli un solo generale; vennero a battaglia con loro e ne caddero uccisi molti; i Romani condussero in schiavitu le loro mogli e i loro figli e saccheggiarono i loro beni, conquistarono il paese e abbatterono le loro fortezze e li resero soggetti fino ad oggi.
11 Gli altri regni e le isole e quanti per avventura si erano opposti a loro, li distrussero e soggiogarono; con i loro amici invece e con quanti si appoggiavano ad essi avevano mantenuto amicizia.
12 Avevano assoggettato i re vicini e quelli lontani e quanti sentivano il loro nome ne avevano timore.
13 Quelli che essi vogliono aiutare e far regnare, regnano; quelli che essi vogliono, li depongono, tanto si sono innalzati in potenza.
14 Con tutti questi successi nessuno di loro si e imposto il diadema e non vestono la porpora per fregiarsene.
15 Essi hanno costituito un consiglio e ogni giorno trecentoventi consiglieri discutono pienamente riguardo al popolo perche tutto vada bene.
16 Affidano il comando e il governo di tutti i loro domini a uno di loro per un anno e tutti obbediscono a quel solo e non c'e in loro invidia ne gelosia.
Alleanza dei Giudei con i Romani
17 Giuda pertanto scelse Eupolemo, figlio di Giovanni, figlio di Accos, e Giasone, figlio di Eleazaro, e li invio a Roma a stringere amicizia e alleanza
18 per liberarsi dal giogo, perche vedevano che il regno dei Greci riduceva Israele in schiavitu.
19 Andarono fino a Roma con viaggio lunghissimo, entrarono nel senato e incominciarono a dire:
20 “Giuda, chiamato anche Maccabeo, e i suoi fratelli e il popolo dei Giudei ci hanno inviati a voi, per concludere con voi alleanza e amicizia e per essere iscritti tra i vostri alleati e amici”.
21 Piacque loro la proposta.
22 Questa e la copia della lettera che trascrissero su tavolette di bronzo e inviarono a Gerusalemme, perche vi rimanesse come documento di amicizia e alleanza per i Giudei.
23 “Salute ai Romani e al popolo dei Giudei per mare e per terra sempre; lungi da loro la spada nemica.
24 Se verra mossa guerra prima contro Roma o contro uno qualsiasi dei suoi alleati in tutto il suo dominio,
25 il popolo dei Giudei combattera al loro fianco con piena lealta come suggerira loro l'occasione;
26 ai nemici non forniranno ne procureranno granaglie, armi, denaro, navi, secondo la decisione di Roma, ma manterranno i loro impegni senza compenso.
27 Allo stesso modo se capitera prima una guerra al popolo dei Giudei, combatteranno con loro i Romani con tutto l'animo, come permetteranno loro le circostanze;
28 ai nemici non forniranno granaglie, armi, denaro, navi, secondo la decisione di Roma; osserveranno questi impegni senza frode.
29 Secondo queste formule i Romani hanno stabilito un'alleanza con il popolo dei Giudei.
30 Se dopo queste decisioni vorranno gli uni o gli altri aggiungere o togliere qualche cosa, lo faranno di comune accordo e quello che avranno aggiunto o tolto sara obbligatorio.
31 Riguardo poi ai mali che il re Demetrio compie ai loro danni, gli abbiamo scritto: Perche aggravi il giogo sui Giudei nostri amici e alleati?
32 Se dunque si appelleranno contro di te, difenderemo i loro diritti e ti faremo guerra per mare e per terra”.
Maccabei 1 - Capitolo 9
Il combattimento di Berea (Beerzet) e la morte di Giuda Maccabeo
1 Demetrio seppe che era morto Nicanore ed era stato distrutto il suo esercito in combattimento e decise di mandare di nuovo Bacchide e Alcimo in Giudea e l'ala destra dell'esercito con loro.
2 Seguirono la via di Galgala e si accamparono sopra Mesalot in Arbela; la occuparono prima e vi fecero morire molti uomini.
3 Nel primo mese dell'anno centocinquantadue posero il campo contro Gerusalemme.
4 Poi lo tolsero e si portarono a Berea con ventimila uomini e duemila cavalli.
5 Giuda era accampato in Elasa con tremila uomini scelti.
6 Quando videro la massa di un esercito cosi numeroso, ne rimasero sgomentati e molti si dileguarono dal campo e non rimasero che ottocento uomini.
7 Giuda vide che il suo esercito si disgregava mentre la battaglia incalzava; si senti venire meno il cuore, perche non aveva possibilita di radunare i suoi,
8 e tutto affranto disse ai superstiti: “Alziamoci e andiamo contro i nostri avversari, se mai possiamo debellarli”.
9 Ma lo dissuadevano dicendo: “Non riusciremo ora se non a mettere in salvo noi stessi, ma torneremo poi con i nostri fratelli e combatteremo; da soli siamo troppo pochi”.
10 Giuda disse: “Non sia mai che facciamo una cosa simile, fuggire da loro; se e giunta la nostra ora, moriamo da eroi per i nostri fratelli e non lasciamo ombra alla nostra gloria”.
11 L'esercito nemico usci dal campo schierandosi contro i Giudei: la cavalleria si divise in due ali e i frombolieri e gli arcieri precedevano lo schieramento; i piu validi erano in prima fila e Bacchide stava all'ala destra.
12 La falange si mosse avanzando ai due lati e al suono delle trombe; anche dalla parte di Giuda si diede fiato alle trombe.
13 La terra fu scossa dal fragore degli eserciti; si scateno la battaglia che duro dal mattino fino a sera.
14 Giuda noto che Bacchide e la parte piu forte dell'esercito era a destra: allora si unirono a lui tutti i piu coraggiosi
15 e fu travolta l'ala destra dal loro urto ed egli l'insegui fino al monte di Asdod.
16 Ma quelli dell'ala sinistra, vedendo che era stata sconfitta l'ala destra, si volsero sugli stessi passi di Giuda e dei suoi uomini assalendoli alle spalle.
17 Cosi si accese la battaglia e caddero feriti a morte molti da una parte e dall'altra;
18 cadde anche Giuda e gli altri fuggirono.
Funerali di Giuda Maccabeo
19 Gionata e Simone raccolsero Giuda loro fratello e lo seppellirono nel sepolcro dei suoi padri in Modin.
20 Tutto Israele lo pianse: furono in gran lutto e fecero lamenti per molti giorni, esclamando:
21 Come e caduto l'eroe che salvava Israele?”.
22 Il resto delle imprese di Giuda e delle sue battaglie, degli eroismi di cui diede prova e dei suoi titoli di gloria non e stato scritto, perche troppo grande era il loro numero.
IV. GIONATA CAPO DEI GIUDEI E SOMMO SACERDOTE (160-143 a.C.)
Trionfo del partito greco. Gionata capo della resistenza
23 Dopo la morte di Giuda riapparvero i rinnegati in tutto il territorio d'Israele e risorsero tutti gli operatori di iniquita.
24 In quei giorni sopravvenne una terribile carestia e la terra stessa congiuro in loro favore.
25 Bacchide scelse gli uomini piu empi e li fece padroni della regione.
26 Quelli si diedero a ricercare e braccare gli amici di Giuda e li condussero da Bacchide, che si vendicava di loro e li scherniva.
27 Ci fu grande tribolazione in Israele, come non si verificava da quando fra loro erano scomparsi i profeti.
28 Allora tutti gli amici di Giuda si radunarono e dissero a Gionata:
29 “Da quando e morto tuo fratello Giuda, non c'e uomo simile a lui per condurre l'azione contro i nemici e Bacchide e gli avversari della nostra nazione.
30 Ora noi ti eleggiamo oggi nostro capo e condottiero nelle nostre battaglie”.
31 Gionata assunse il comando in quella occasione e prese il posto di Giuda suo fratello.
Gionata nel deserto di Tekoa. Episodi cruenti intorno a Madaba
32 Appena Bacchide ne ebbe notizia, cerco di ucciderlo.
33 Furono informati anche Gionata e Simone suo fratello e tutti i loro seguaci, ed essi fuggirono nel deserto di Tekoa e si accamparono presso la cisterna di Asfar.
34 Bacchide lo seppe in giorno di sabato e si porto con tutto il suo esercito al di la del Giordano.
35 Gionata invio suo fratello, capo della turba, a chiedere ai Nabatei suoi amici di custodire presso di se i loro equipaggiamenti che erano abbondanti.
36 Ma i figli di Iambri che abitavano in Madaba fecero una razzia e catturarono Giovanni, con tutte le cose che aveva, e portarono via tutto.
37 Dopo questo fatto riferirono a Gionata e a Simone suo fratello: “I figli di Iambri hanno una grande festa di nozze e conducono a Nadabat la sposa, figlia di uno dei grandi magnati di Canaan, con corteo solenne”.
38 Si ricordarono allora del sangue del loro fratello Giovanni, percio si mossero e si appostarono in un antro del monte.
39 Ed ecco alzando gli occhi videro un corteo numeroso e festante e lo sposo con gli amici e fratelli, che avanzava incontro al corteo, con tamburi e strumenti musicali e grande apparato.
40 Balzando dal loro appostamento li trucidarono; molti caddero colpiti a morte mentre gli altri ripararono sul monte ed essi presero le loro spoglie.
41 Le nozze furono mutate in lutto e i suoni delle loro musiche in lamento.
42 Cosi vendicarono il sangue del loro fratello e ritornarono nelle paludi del Giordano.
Il passaggio del Giordano
43 Bacchide ne ebbe notizia e venne in giorno di sabato fin sulle sponde del Giordano con numeroso esercito.
44 Gionata disse ai suoi: “Alziamoci e combattiamo per la nostra vita, perche oggi non e come gli altri giorni.
45 Ecco abbiamo i nemici di fronte a noi e alle spalle, dall'uno e dall'altro lato l'acqua del Giordano o la palude o la boscaglia, non c'e possibilita di sfuggire.
46 Alzate ora le vostre grida al Cielo, perche possiate scampare dalla mano dei vostri nemici”.
47 E si attacco battaglia. Gionata stese la mano per colpire Bacchide, ma questi lo scanso e si tiro indietro.
48 Allora Gionata e i suoi uomini si gettarono nel Giordano e raggiunsero a nuoto l'altra sponda; gli altri non passarono il Giordano per inseguirli.
49 Dalla parte di Bacchide caddero in quella giornata circa duemila uomini.
Fortificazioni di Bacchide. Morte di Alcimo
50 Bacchide torno in Gerusalemme ed edifico fortezze in tutta la Giudea: le fortezze di Gerico, Emmaus, Bet-Coron, Betel, Tamnata, Piraton e Tefon con mura alte, porte e sbarre e
51 vi pose un presidio per molestare Israele.
52 Fortifico anche la citta di Bet-Zur e Ghezer e l'Acra e vi stabili milizie e vettovaglie.
53 Prese come ostaggi i figli dei capi della regione e li pose come prigionieri nell'Acra a Gerusalemme.
54 Nell'anno centocinquantatre, nel secondo mese, Alcimo ordino di demolire il muro del cortile interno del santuario; cosi demoliva l'opera dei profeti. Si incomincio dunque a demolire.
55 Ma in quel tempo Alcimo ebbe un colpo e fu interrotta la sua opera. La sua bocca rimase impedita e paralizzata e non poteva piu parlare ne dare disposizioni per la sua casa.
56 Alcimo mori in quel tempo con grande spasimo.
57 Bacchide, vedendo che Alcimo era morto, se ne torno presso il re e la Giudea rimase tranquilla per due anni.
L'assedio di Bet-Basi
58 Tutti gli empi tennero questo consiglio: “Ecco Gionata e i suoi vivono tranquilli e sicuri. Noi dunque faremo venire Bacchide e li catturera tutti in una sola notte”.
59 Andarono e tennero consiglio da lui.
60 Egli si mosse per venire con un esercito numeroso e mando di nascosto lettere a tutti i suoi fautori nella Giudea, perche s'impadronissero di Gionata e dei suoi. Ma non riuscirono, perche era stata svelata la loro trama.
61 Anzi questi presero una cinquantina di uomini, tra i promotori di tale iniquita nel paese e li misero a morte.
62 Poi Gionata e Simone con i loro uomini si recarono fuori del paese a Bet-Basi nel deserto e ricostruirono le sue rovine e la fortificarono.
63 Lo seppe Bacchide e raduno la sua gente e avviso quelli della Giudea.
64 Ando ad accamparsi presso Bet-Basi e la attacco per molti giorni allestendo anche macchine.
65 Gionata lascio Simone suo fratello nella citta e usci nella regione, percorrendola con un drappello di armati.
66 Batte Odomera con i suoi fratelli e i figli di Fasiron nel loro attendamento. Cominciarono cosi a battersi e aumentarono di forze.
67 Simone a sua volta e i suoi fecero una sortita dalla citta e incendiarono le macchine.
68 Poi attaccarono Bacchide, che fu sconfitto, e lo gettarono in grande disappunto, perche il suo piano e la sua impresa erano andati a vuoto.
69 Si rivolse con rabbia contro quei rinnegati che l'avevano consigliato di venire nel paese.
70 Gionata lo seppe e gli mando messaggeri per concludere la pace con lui e scambiare i prigionieri.
71 Quegli accetto e fece secondo le sue proposte e gli giuro che non gli avrebbe recato alcun male per il resto dei suoi giorni;
72 poi gli restitui i prigionieri che prima aveva catturati nella Giudea e, messosi sulla via del ritorno, se ne ando nel suo paese e non volle piu tornare nel loro territorio.
73 Cosi si riposo la spada in Israele. Gionata risiedeva in Micmas e incomincio a governare il popolo e a far scomparire gli empi da Israele.
Maccabei 1 - Capitolo 10
Competizione di Alessandro Balas. Gionata nominato sommo sacredote
1 Nell'anno centosessanta Alessandro Epifane, figlio di Antioco, s'imbarco e occupo Tolemaide; vi fu riconosciuto re e comincio a regnare.
2 Quando lo seppe, il re Demetrio raduno un esercito molto grande e gli mosse contro per fargli guerra.
3 Demetrio mando anche lettere a Gionata con espressioni di amicizia per esaltarlo.
4 Diceva infatti: “Preveniamo costoro con la proposta di far pace con noi, prima che Gionata concluda un'alleanza con Alessandro contro tutti noi.
5 Si ricordera certo di tutti i mali che abbiamo causati a lui, ai suoi fratelli e al suo popolo”.
6 Gli concesse facolta di raccogliere milizie, di preparare armi e considerarsi suo alleato e gli fece restituire gli ostaggi che erano nell'Acra.
7 Gionata venne in Gerusalemme e lesse le lettere davanti a tutto il popolo e a quelli dell'Acra.
8 Questi ebbero grande timore quando sentirono che il re gli aveva concesso facolta di arruolare milizie.
9 Quelli dell'Acra restituirono gli ostaggi ed egli li rese ai loro genitori.
10 Gionata pose la residenza in Gerusalemme e incomincio a ricostruire e rinnovare la citta.
11 Ordino ai costruttori di edificare le mura e la cinta muraria del monte Sion con pietre quadrate per fortificazione, e cosi fecero.
12 Gli stranieri che stavano nelle fortezze edificate da Bacchide fuggirono;
13 ognuno abbandono la sua posizione e torno alla sua terra;
14 solo in Bet-Zur erano rimasti alcuni traditori della legge e dei comandamenti; fu quello il loro rifugio.
15 Il re Alessandro seppe dell'ambasciata che Demetrio aveva mandato a Gionata; gli narrarono anche le battaglie e gli atti di valore che egli e i suoi fratelli avevano compiuto e le fatiche sopportate
16 e disse: “Troveremo un altro come lui? Facciamocelo amico e alleato”.
17 Scrisse e spedi a lui questa lettera:
18 “Il re Alessandro al fratello Gionata salute.
19 Abbiamo sentito dire di te che sei uomo forte e potente e disposto ad essere nostro amico.
20 Noi dunque ti nominiamo oggi sommo sacerdote del tuo popolo e amico del re - gli aveva inviato anche la porpora e la corona d'oro - perche tu favorisca la nostra causa e mantenga amicizia con noi”.
21 Gionata indosso le vesti sacre nel settimo mese dell'anno centosessanta nella festa delle Capanne e arruolo soldati e fece preparare molte armi.
Lettera di Demetrio I a Gionata
22 Demetrio venne a sapere queste cose e si rattristo e disse:
23 “Perche abbiamo lasciato che Alessandro ci prevenisse nell'accaparrarsi l'amicizia dei Giudei a suo sostegno?
24 Scrivero anch'io parole d'invito e proposte di onori e di doni, perche passino dalla nostra parte”.
25 Scrisse loro in questi termini: “Il re Demetrio al popolo dei Giudei salute.
26 Avete osservato le nostre alleanze e siete rimasti nella nostra amicizia e non siete passati ai nostri nemici: l'abbiamo saputo e ne siamo felici.
27 Continuate dunque a mantenerci la vostra fedelta e ricambieremo con favori quello che farete per noi.
28 Vi concederemo ampie immunita e vi invieremo doni.
29 Fin da ora dispenso voi ed esonero tutti i Giudei dal tributo e dalla tassa del sale e dalle corone.
30 Rinuncio anche da oggi in poi a riscuotere dalla Giudea e dai tre distretti che le sono annessi, dalla Samaria e dalla Galilea, la terza parte del grano e la meta dei frutti degli alberi che mi spetta, da oggi per sempre.
31 Gerusalemme sia santa ed esente con il suo distretto e cosi siano sacre le decime e i tributi.
32 Rinuncio anche al potere sull'Acra in Gerusalemme e la concedo al sommo sacerdote perche vi stabilisca uomini da lui scelti a presidiarla.
33 Rimetto in liberta senza compenso anche ogni persona giudea, fatta prigioniera fuori del paese di Giuda in tutti i miei domini; tutti siano esonerati dai tributi, anche da quelli del bestiame.
34 Tutte le feste e i sabati e i noviluni e il triduo prima e il triduo dopo la festa siano tutti giorni di esenzione e di immunita per tutti i Giudei che sono nel mio regno;
35 nessuno avra il potere di intentare causa contro di loro o di disturbarli per alcun motivo.
36 Si potranno arruolare nell'esercito del re fino a tremila Giudei e sara dato loro il soldo, come spetta a tutte le forze del re.
37 Saranno posti di stanza alcuni di loro nelle piu grandi fortezze del re, alcuni di loro saranno anche preposti agli affari di fiducia del regno; i loro superiori e i comandamenti saranno scelti tra di loro e potranno regolarsi secondo le loro leggi, come ha prescritto il re anche per la Giudea.
38 I tre distretti assegnati alla Giudea, detraendoli dalla regione della Samaria, saranno riconosciuti dalla Giudea e considerati come sottoposti a uno solo e non dipendenti da altra autorita che non sia quella del sommo sacerdote.
39 Assegno Tolemaide e le sue dipendenze come dono al tempio di Gerusalemme per le spese necessarie al santuario.
40 Io personalmente assegno ogni anno quindicimila sicli d'argento prelevati dai diritti del re sulle localita piu convenienti.
41 Gli ulteriori contributi che non sono stati versati dagli incaricati come negli anni precedenti, d'ora in poi saranno corrisposti per le oprere del tempio.
42 Oltre a cio i cinquemila sicli che venivano prelevati dall'ammontare delle entrate annuali del tempio sono anche condonati perche appartengono ai sacerdoti che vi prestano servizio.
43 Chiunque si rifugera nel tempio di Gerusalemme e nella sua zona con debiti da rendere al re o per qualunque motivo, sara dichiarato libero con quanto gli appartiene nel mio regno.
44 Per le costruzioni e i restauri nel tempio le spese saranno sostenute dalla cassa del re.
45 Anche per la costruzione delle mura e delle fortificazioni intorno a Gerusalemme le spese saranno sostenute dall'erario del re e cosi la costruzione di mura nella Giudea”.
Gionata respinge le offerte di Demetrio. Morte del re
46 Quando Gionata e il popolo intesero simili espressioni, non vi prestarono fede e non le accettarono, ricordando le grandi iniquita da lui compiute contro Israele e quanto li avesse fatti soffrire.
47 Ma preferirono Alessandro, perche questi era stato il primo ad avviare trattative di pace, e gli furono sempre alleati.
48 Il re Alessandro raccolse grandi forze e usci in campo contro Demetrio.
49 I due re attaccarono battaglia e l'esercito di Demetrio fu messo in fuga; Alessandro lo insegui ed ebbe la meglio sulle sue truppe;
50 la battaglia infurio fino al tramonto del sole e Demetrio cadde ucciso in quel giorno.
Matrimonio di Alessandro con Cleopatra. Gionata stratega e governatore
51 Alessandro mando allora ambasciatori al re Tolomeo con questo messaggio:
52 “Poiche sono rientrato nel mio regno e mi sono seduto sul trono dei miei padri, ho ripreso il comando e ho sconfitto Demetrio - egli si era impadronito del mio territorio
53 ma io gli ho mosso guerra ed egli e il suo esercito furono sconfitti dal nostro e ci siamo seduti sul trono del suo regno -
54 concludiamo tra di noi amicizia; tu concedimi in sposa tua figlia, io saro tuo genero e offriro a te e a lei doni degni di te”.
55 Tolomeo rispose: “Felice il giorno in cui sei tornato nella terra dei tuoi padri e ti sei seduto sul trono del loro regno.
56 Io faro quanto hai proposto nella lettera, ma tu vienimi incontro fino a Tolemaide, perche ci vediamo a vicenda, e io diventero tuo suocero, come hai chiesto”.
57 Tolomeo parti dall'Egitto con la figlia Cleopatra e si reco a Tolemaide nell'anno centosessantadue.
58 Gli ando incontro il re Alessandro: Tolomeo gli diede sua figlia Cleopatra e celebro le nozze con lei in Tolemaide secondo lo stile dei re con grande sfarzo.
59 Il re Alessandro scrisse a Gionata di venirgli incontro.
60 Egli ando con grande parata a Tolemaide e s'incontro con i due re; offri loro e ai loro amici oro e argento e molti doni e si guadagno il loro favore.
61 Si accordarono pero contro di lui uomini pestiferi d'Israele, traditori della legge, per deporre contro di lui, ma il re non presto loro ascolto.
62 Il re invece diede ordine di far deporre a Gionata le sue vesti e di rivestirlo della porpora e l'ordine fu eseguito.
63 Il re lo fece sedere accanto a se e disse ai suoi ufficiali: “Attraversate con lui la citta e proclamate che nessuno porti accuse contro di lui per qualunque motivo e nessuno gli rechi molestia in alcun modo”.
64 Ora, quando i suoi accusatori videro gli onori che riceveva, come proclamava il banditore, e che era stato rivestito di porpora, si dileguarono tutti.
65 Il re gli conferi onori e lo ascrisse tra i suoi primi amici e lo costitui stratega e governatore della provincia.
66 Cosi Gionata torno a Gerusalemme in pace e gioia.
Demetrio II. Apollonio governatore di Celesiria, battuto da Gionata
67 Nell'anno centosessantacinque Demetrio, figlio di Demetrio, venne da Creta nella terra dei suoi padri.
68 Il re Alessandro, quando lo seppe, ne fu assai preoccupato e torno in Antiochia.
69 Demetrio affido il governo della Celesiria ad Apollonio e questi raccolse un grande esercito, si accampo presso Iamnia e invio al sommo sacerdote Gionata questo messaggio:
70 “Soltanto tu ti sei alzato contro di noi e io sono diventato oggetto di derisione e di scherno a causa tua. Perche ti fai forte contro di noi stando sui monti?
71 Ora, se sei tanto sicuro delle tue forze, scendi contro di noi nella pianura e qui misuriamoci, perche con me c'e la forza delle citta.
72 Informati e sappi chi sono io e chi sono gli altri miei alleati. Questi ti diranno: Non potrete tener saldo il piede davanti a noi, perche gia due volte sono stati da noi sconfitti i tuoi padri nella loro terra.
73 Cosi ora non potrai resistere alla cavalleria e a un esercito come il nostro in pianura, ove non c'e roccia ne scoglio ne luogo in cui rifugiarsi”.
74 Quando Gionata intese le parole di Apollonio, ne ebbe l'animo irritato; scelse diecimila uomini e usci da Gerusalemme. Suo fratello Simone gli venne incontro per aiutarlo.
75 Si accampo presso Giaffa, ma gli abitanti avevano chiuso la citta, perche a Giaffa vi era un presidio di Apollonio. Le diedero l'assalto;
76 i cittadini spaventati aprirono e Gionata fu padrone di Giaffa.
77 Apollonio lo seppe e mise in campo tremila cavalli e molte truppe e si mosse verso Asdod, come se intendesse fare quel percorso, ma subito si spinse nella pianura, poiche aveva una cavalleria numerosa sulla quale contava.
78 Gionata lo insegui alle spalle in direzione di Asdod e gli eserciti attaccarono battaglia.
79 Apollonio aveva lasciato un migliaio di cavalieri nascosti dietro di loro;
80 Gionata pero si era accorto che c'era un appostamento dietro di lui. Quelli circondarono il suo schieramento e lanciarono frecce contro le truppe da mattina fino a sera.
81 Ma le truppe tennero fermo come aveva ordinato Gionata, mentre i cavalli di quelli si stancarono.
82 Allora Simone fece uscire le sue riserve e attacco la falange e poiche la cavalleria ormai era esausta, quelli furono travolti e si diedero alla fuga;
83 i cavalieri si dispersero nella pianura e gli altri si rifugiarono in Asdod ed entrarono in Bret-Dagon, il tempio del loro idolo, in cerca di scampo.
84 Gionata allora incendio Asdod e le citta all'intorno, prese le loro spoglie e diede alle fiamme anche il tempio di Dagon e quanti vi si erano rifugiati.
85 Gli uccisi di spada e i morti tra le fiamme assommarono a circa ottomila uomini.
86 Poi Gionata tolse il campo di la e si accampo di fronte ad Ascalona e i cittadini gli vennero incontro con grandi onori.
87 Cosi Gionata torno in Gerusalemme con i suoi uomini carichi di bottino.
88 Il re Alessandro, udendo queste notizie, aumento gli onori a Gionata;
89 gli invio la fibbia d'oro che si usa inviare ai parenti del re e gli diede in possesso Ekron e tutto il suo territorio.
Maccabei 1 - Capitolo 11
Tolomeo VI sostiene Demetrio II e muore con Alessandro Balas
1 Il re d'Egitto raccolse forze numerose come la sabbia che e lungo il lido del mare e molte navi e cercava di impadronirsi con inganno del regno di Alessandro per annetterlo al proprio regno.
2 Venne in Siria con dimostrazioni pacifiche e tutte le citta gli aprivano le porte e gli andavano incontro, perche era ordine del re Alessandro di andargli incontro, essendo suo suocero.
3 Ma quando Tolomeo entrava nelle citta, stabiliva in ognuna di esse le sue truppe di guarnigione.
4 Quando giunse ad Asdod, gli mostrarono il tempio di Dagon bruciato e i villaggi intorno distrutti, i cadaveri buttati qua e la e quelli carbonizzati dagli incendi nella guerra: li avevano appunto accumulati lungo il percorso del re.
5 Raccontarono al re quanto aveva fatto Gionata, per metterlo in cattiva luce, ma il re tacque.
6 Gionata ando incontro al re in Giaffa con grande apparato e si salutarono a vicenda e passarono la notte cola.
7 Gionata accompagno poi il re fino al fiume chiamato Eleutero e fece ritorno in Gerusalemme.
8 Il re Tolomeo si impadroni di tutte le citta della costa fino a Seleucia marittima e covava piani iniqui riguardo ad Alessandro.
9 Mando un'ambasciata a dire al re Demetrio: “Su, concludiamo un'alleanza fra noi: io ti daro mia figlia, che Alessandro ha in moglie, e la possibilita di rientrare nel regno di tuo padre.
10 Mi sono pentito di avergli dato mia figlia, perche ha cercato di uccidermi”.
11 Lo calunnio perche egli aspirava al suo regno;
12 quindi, toltagli la figlia, la diede a Demetrio e cambio atteggiamento verso Alessandro e divenne cosi manifesta la loro inimicizia.
13 Tolomeo entro in Antiochia e cinse la corona dell'Asia; si pose in capo due corone, quella dell'Egitto e quella dell'Asia.
14 Alessandro in quel frattempo era in Cilicia, perche si erano sollevati gli abitanti di quelle province.
15 Appena seppe la cosa, Alessandro venne contro di lui per combatterlo. Tolomeo condusse l'esercito contro di lui e gli ando incontro con forze ingenti e lo sconfisse.
16 Alessandro fuggi in Arabia per trovarvi scampo e il re Tolomeo trionfo.
17 L'arabo Zabdiel taglio la testa ad Alessandro e la mando a Tolomeo.
18 Ma anche il re Tolomeo mori tre giorni dopo e quelli che egli aveva lasciato nelle fortezze furono sopraffatti da altri che si trovavano sulle fortezze stesse.
19 Cosi Demetrio divenne re nell'anno centosessantasette.
Primi rapporti tra Demetrio e Gionata
20 In quei giorni Gionata raduno gli uomini della Giudea per espugnare l'Acra in Gerusalemme e allesti molte macchine contro di essa.
21 Allora alcuni nemici del popolo, uomini iniqui, corsero dal re ad annunciare che Gionata assediava l'Acra.
22 Sentendo la cosa, quegli si adiro; quando ne ebbe conferma, si mise subito in viaggio, venne a Tolemaide e scrisse a Gionata di sospendere l'assedio e di andargli incontro a Tolemaide al piu presto per un colloquio.
23 Quando Gionata ricevette il messaggio, ordino di continuare l'assedio e, scelti alcuni anziani e sacerdoti, decise di esporre se stesso al pericolo;
24 prese con se argento e oro, vesti e molti altri doni e si reco dal re a Tolemaide e trovo favore presso di lui.
25 C'erano pero alcuni traditori del suo popolo a deporre contro di lui,
26 ma il re lo tratto come lo avevano trattato i suoi predecessori e lo esalto davanti a tutti i suoi amici,
27 lo confermo nella dignita di sommo sacerdote e in tutti gli onori che aveva prima e stabili che fosse annoverato tra i primi suoi amici.
28 Gionata ottenne che il re dichiarasse la Giudea esente dai tributi insieme alle tre toparchie e alla Samaria e gli promise trecento talenti.
29 Il re acconsenti e scrisse a Gionata, a proposito di tutto questo, lettere del seguente tenore:
Nuova carta in favore dei Giudei
30 “Il re Demetrio al fratello Gionata e al popolo dei Giudei salute.
31 Rimettiamo anche a voi copia della lettera che abbiamo scritta a Lastene nostro parente intorno a voi, perche ne prendiate conoscenza.
32 Re Demetrio a Lastene suo padre salute.
33 Abbiamo deciso di beneficare il popolo dei Giudici nostri amici e rispettosi dei nostri diritti, per la loro benevolenza nei nostri riguardi.
34 Abbiamo assegnato a loro il territorio della Giudea; i tre distretti di Aferema, Lidda e Ramataim restano trasferiti dalla Samaria alla Giudea con le loro dipendenze in favore di quanti offrono sacrifici in Gerusalemme, in compenso dei diritti che il re prelevava in passato ogni anno da loro sui frutti della terra e degli alberi.
35 Da qui innanzi tutte le altre nostre competenze delle decime e delle tasse a noi dovute e le saline e le corone a noi spettanti, tutto condoniamo loro.
36 Nessuna di queste disposizioni sara mai revocata da oggi.
37 Sia dunque vostra cura preparare una copia della presente e rimetterla a Gionata perche sia esposta sul monte santo in luogo visibile”.
Demetrio II soccorso dalle truppe di Gionata ad Antiochia
38 Il re Demetrio, vedendo che il paese era in pace sotto di lui e nessuno gli faceva resistenza, congedo le truppe perche ognuno tornasse a casa sua, eccetto le forze straniere che aveva assoldate dalle isole dei pagani. Allora gli si inimicarono tutte le milizie dei suoi padri.
39 Trifone, che prima stava con Alessandro, vide che tutte le milizie mormoravano contro Demetrio e ando presso l'arabo Imalcue che allevava il piccolo Antioco figlio di Alessandro.
40 Egli insistette che glielo cedesse per farlo regnare al posto di suo padre e gli riferi quanto aveva detto Demetrio e l'ostilita che avevano per lui i soldati, e rimase la molti giorni.
41 Gionata intanto mando a chiedere al re che richiamasse gli occupanti dell'Acra in Gerusalemme e quelli delle altre fortezze, perche erano sempre in lotta con Israele.
42 Demetrio fece rispondere a Gionata: “Non solo questo faro per te e per il tuo popolo ma colmero te e il tuo popolo di onori appena ne avro l'opportunita.
43 Ora pero farai bene a inviarmi uomini che combattano con me, perche si sono ritirate le mie truppe”.
44 Gionata gli invio ad Antiochia tremila degli uomini piu forti; essi si recarono presso il re, e il re si rallegro della loro venuta.
45 I cittadini della capitale si radunarono al centro della citta in numero di circa centoventimila uomini e volevano eliminare il re.
46 Il re si rifugio nel palazzo, ma i cittadini occuparono le vie della citta e incominciarono i combattimenti.
47 Il re chiamo in aiuto i Giudei, i quali accorsero tutti a lui; poi si sparsero per la citta e ne uccisero in quel giorno circa centomila;
48 quindi incendiarono la citta, fecero in quel giorno gran bottino e salvarono il re.
49 I cittadini videro che i Giudei si erano impadroniti della citta a loro piacere e si persero d'animo e gridarono verso il re con voce supplichevole:
50 “Stendi a noi la destra e desistano i Giudei dal combattere noi e la citta”.
51 Gettarono le armi e fecero la pace. I Giudei crebbero in fama presso il re e presso quanti erano nel suo regno e fecero ritorno in Gerusalemme portando grande bottino.
52 Demetrio rimase sul trono del suo regno e il paese fu in pace sotto di lui.
53 Ma rinnego quanto aveva detto, cambio rapporti con Gionata e non corrispose alla benevolenza che questi gli aveva dimostrata e lo fece soffrire molto.
Gionata contro Demetrio II. Simone riprende Bet-Zur. Il fatto Casor
54 Dopo questi fatti, Trifone ritorno con Antioco ancora adolescente, il quale comincio a regnare e cinse la corona.
55 Si raccolsero presso di lui tutte le milizie che Demetrio aveva licenziate e mossero guerra contro di lui ed egli fuggi e rimase sconfitto.
56 Trifone catturo gli elefanti e si impadroni di Antiochia.
57 Allora il giovinetto Antioco scrisse a Gionata: “Ti confermo il sommo sacerdozio, ti faccio capo dei quattro distretti e ti concedo di essere tra gli amici del re”.
58 Gli invio vasi d'oro e un servizio da tavola con la facolta di bere in quei vasi, di vestire la porpora e portare la fibbia d'oro.
59 Nomino anche Simone suo fratello comandante dalla Scala di Tiro fino ai confini dell'Egitto.
60 Gionata si diede a percorrere la provincia dell'Oltrefiume e le varie citta e accorse a lui, come alleato, tutto l'esercito della Siria. Ando ad Ascalona e i cittadini gli uscirono incontro a rendergli omaggio.
61 Di la passo a Gaza, ma gli abitanti di Gaza gli chiusero le porte; egli la cinse d'assedio e incendio i sobborghi e li mise a sacco.
62 Allora quelli di Gaza supplicarono Gionata, il quale diede loro la destra, prelevando i figli dei loro capi come ostaggi e inviandoli a Gerusalemme; poi percorse la regione fino a Damasco.
63 Gionata venne a sapere che i capi di Demetrio si trovavano presso Cades in Galilea con un numeroso esercito e con l'intenzione di distorglielo dall'impresa.
64 Egli si mosse contro di loro, lasciando il fratello Simone nel paese.
65 Simone si accampo contro Bet-Zur e l'assali per molti giorni assediandola.
66 Allora supplicarono che desse loro la destra ed egli la diede, ma li fece sloggiare di la, occupo la citta e vi pose una guarnigione.
67 Gionata a sua volta e il suo esercito si erano accampati presso il lago di Gennesaret e raggiunsero di buon mattino la pianura di Casor.
68 Ed ecco l'esercito degli stranieri avanzare contro di lui nella pianura, dopo aver disposto appostamenti contro di lui sui monti. Essi avanzavano di fronte
69 quando gli appostati sbucarono dalle loro posizioni e attaccarono battaglia.
70 Tutti gli uomini di Gionata fuggirono, nessuno di loro rimase se non Mattatia figlio di Assalonne e Giuda figlio di Calfi, comandanti di contingenti dell'esercito.
71 Allora Gionata si straccio le vesti, si cosparse il capo di polvere e si prostro a pregare.
72 Poi ritorno a combattere contro di loro, li sconfisse e li costrinse alla fuga.
73 I suoi che erano fuggiti, quando videro cio, ritornarono a lui e con lui si diedero all'inseguimento fino a Cades dov'era il loro accampamento e la anch'essi si accamparono.
74 Gli stranieri caduti in quel giorno furono circa tremila. Gionata torno poi in Gerusalemme.
Maccabei 1 - Capitolo 12
Relazioni di Gionata con Roma e Sparta
1 Gionata, vedendo che le circostanze gli erano propizie, scelse uomini adatti e li invio a Roma per ristabilire e rinnovare l'amicizia con quel popolo.
2 Anche presso gli Spartani e in altre localita invio lettere sullo stesso argomento.
3 Partirono dunque per Roma e la entrarono nel consiglio e dissero: “Gionata sommo sacerdote e il popolo dei Giudei ci hanno inviati a rinnovare la comune amicizia e l'alleanza come la prima volta”.
4 E i Romani diedero loro lettere di raccomandazione per le autorita dei vari luoghi, perche favorissero il loro ritorno pacifico in Giudea.
5 Questa e invece la copia della lettera che Gionata scrisse agli Spartani:
6 “Gionata sommo sacerdote e il consiglio degli anziani del popolo e i sacerdoti e tutto il resto del popolo giudaico, agli Spartani loro fratelli salute.
7 Gia in passato era stata spedita una lettera ad Onia sommo sacerdote da parte di Areo, che regnava fra di voi, con l'attestazione che siete nostri fratelli, come risulta dalla copia annessa.
8 Onia aveva accolto con onore l'inviato e aveva accettato la lettera nella quale vi erano le dichiarazioni di alleanza e di amicizia.
9 Noi dunque, pur non avendone bisogno, avendo a conforto le scritture sacre che sono nelle nostre mani,
10 ci siamo indotti a questa missione per rinnovare la fraternita e l'amicizia con voi in modo da non diventare per voi degli estranei; molti anni infatti sono passati da quando mandaste messaggeri a noi.
11 Noi dunque fedelmente in tutte le feste e negli altri giorni prescritti ci ricordiamo di voi nei sacrifici che offriamo e nelle nostre invocazioni, com'e doveroso e conveniente ricordarsi dei fratelli.
12 Ci rallegriamo della vostra gloria.
13 Noi invece siamo stati circondati da tante oppressioni e molte guerre: ci hanno combattuti i re dei paesi vicini,
14 ma non abbiamo voluto disturbare ne voi ne gli altri nostri alleati e amici in queste lotte:
15 abbiamo infatti dal cielo un valido aiuto per il quale noi siamo stati liberati dai nostri nemici ed essi sono stati umiliati.
16 Ora abbiamo designato Numenio figlio di Antioco e Antipatro figlio di Giasone e li abbiamo inviati presso i Romani a rinnovare la precedente amicizia e alleanza con loro.
17 Abbiamo quindi dato loro disposizioni di passare anche da voi, per salutarvi e consegnarvi la nostra lettera, riguardante la ripresa dei nostri rapporti e la nostra fraternita.
18 Voi dunque farete cosa ottima comunicandoci una risposta su queste cose”.
19 Segue ora copia della lettera che essi avevano inviato ad Onia:
20 “Areo, re degli Spartani, a Onia sommo sacerdote salute.
21 Si e trovato in una scrittura, riguardante gli Spartani e i Giudei, che essi sono fratelli e che discendono dalla stirpe di Abramo.
22 Ora, dal momento che siamo venuti a conoscenza di questa cosa, ci farete cosa gradita scrivendoci sui vostri sentimenti di amicizia.
23 Noi intanto vi rispondiamo: I vostri armenti e i vostri averi ci appartengono e i nostri appartengono a voi. Abbiamo quindi disposto perche vi sia riferito in questo senso”.
Gionata in Celesiria, Simone in Filistea
24 Gionata ebbe notizia che i generali di Demetrio erano ritornati con forze piu numerose di prima per ritentare la guerra contro di lui.
25 Egli si mosse da Gerusalemme e ando loro incontro nella regione di Amat, perche non volle dar loro il tempo di entrare nel suo paese.
26 Mando nel loro campo delle spie, le quali tornarono annunciando che essi stavano disponendosi per dar loro l'assalto di notte.
27 Quando fu il tramonto, Gionata comando ai suoi di vegliare tutta la notte e di stare con le armi pronte per la battaglia e dispose sentinelle intorno al campo.
28 Ma anche gli avversari seppero che Gionata e i suoi uomini stavano pronti per la battaglia e furon presi da timore ed esitazione d'animo e allora accesero fuochi nel loro campo.
29 Gionata e i suoi uomini non si accorsero di nulla fino al mattino, perche continuavano a vedere il bagliore dei fuochi.
30 Allora si diede a inseguire le loro tracce, ma non pote raggiungerli, perche avevano passato il fiume Eleutero.
31 Gionata piego sugli Arabi chiamati Zabadei, li assali e si impadroni delle loro spoglie.
32 Poi riparti e ando a Damasco e si diede a percorrere tutto il paese.
33 Anche Simone fece una spedizione, marciando fino ad Ascalona e ai vicini posti di guarnigione, poi piego su Giaffa e se ne impadroni;
34 aveva sentito infatti che avevano intenzione di consegnare la fortezza ai partigiani di Demetrio; percio vi pose una guarnigione per presidiarla.
Lavori a Gerusalemme
35 Quando Gionata fu di ritorno, raduno in assemblea gli anziani del popolo e delibero con loro di costruire fortezze in Giudea,
36 di sopraelevare le mura di Gerusalemme e di alzare una grande barriera tra la citta e l'Acra per separare questa dalla citta affinche fosse isolata, cosi che non potessero piu ne comperare ne vendere.
37 Si organizzarono dunque per ricostruire la citta e poiche era rovinato parte del muro sul torrente dal lato orientale, Gionata allesti il cosiddetto Kafenata.
38 Simone a sua volta ricostrui Adida nella Sefela fortificandola e applicandovi porte e sbarre.
Gionata cade nelle mani dei suoi nemici
39 Intanto Trifone cercava di diventare re dell'Asia, cingere la corona e stendere la mano contro il re Antioco,
40 ma sospettava che Gionata glielo impedisse e, nel caso, gli muovesse guerra. Percio cercava di averlo nelle mani e di eliminarlo; si mosse dunque e venne a Beisan.
41 Gionata gli usci incontro con quarantamila uomini scelti e inquadrati e venne a Beisan.
42 Trifone, vedendo che era venuto con numeroso esercito, si guardo bene dal mettergli le mani addosso.
43 Anzi lo ricevette con molti onori, lo presento a tutti i suoi amici, gli offri doni e ordino ai suoi amici e alle sue truppe di obbedirgli come a lui stesso.
44 Disse a Gionata: “Perche mai hai disturbato tutta questa gente, non essendoci guerra tra di noi?
45 Su, dovresti rimandarli alle loro case; tu scegli per te pochi uomini che ti accompagnino e vieni con me a Tolemaide e io la consegnero a te insieme con le altre fortezze e il resto dell'esercito e tutti i funzionari, poi tornero indietro e partiro: sono venuto appunto per questo”.
46 Gionata, fidatosi di lui, fece quanto aveva detto e rimando le truppe che tornarono nella Giudea.
47 Fece rimanere tremila uomini, di cui duemila lascio in Galilea e gli altri mille andarono con lui.
48 Ma quando Gionata fu entrato in Tolemaide, i cittadini chiusero le porte e si impadronirono di lui e passarono a fil di spada quanti erano entrati con lui.
49 Trifone mando poi fanti e cavalli in Galilea e nella grande pianura per liquidare tutti gli uomini di Gionata.
50 Ma essi avevano sentito dire che Gionata era stato catturato e che era finita per lui e per quelli che erano con lui e, incoraggiatisi l'un l'altro, si presentarono inquadrati, pronti alla battaglia.
51 Gli inseguitori li videro decisi a difendere la loro vita e se ne tornarono.
52 Cosi tutti giunsero senza molestie in Giudea; fecero lutto per Gionata e per quelli della sua scorta e furono presi da grande timore. Tutto Israele si immerse in un lutto profondo.
53 Tutti i popoli intorno a loro cercarono subito di sterminarli, dicendo appunto: “Non hanno piu ne capo ne sostegno: scendiamo ora in guerra contro di loro e cancelleremo anche il loro ricordo dagli uomini”.
Maccabei 1 - Capitolo 13
V. SIMONE SOMMO SACERDOTE ED ETNARCA DEI GIUDEI (143-134 a.C)
Simone prende il comando
1 Simone seppe che Trifone stava radunando un numeroso esercito per venire in Giudea a schiacciarla;
2 vide che il popolo era tremante e impaurito, ando a Gerusalemme e raduno il popolo;
3 li conforto e disse loro: “Voi sapete bene quanto io e i miei fratelli e la casa di mio padre abbiamo fatto per le leggi e per il santuario e le guerre e le difficolta che abbiamo sostenute.
4 Per questa causa sono morti i miei fratelli, tutti per la causa di Israele, e sono restato io solo.
5 Ebbene, mai risparmiero la vita di fronte a qualunque tribolazione: perche io non sono piu importante dei miei fratelli.
6 Anzi io difendero il mio popolo e il santuario e le vostre mogli e i figli vostri, poiche si sono radunati tutti i pagani per sterminarci, spinti dall'odio”.
7 Lo spirito del popolo si infiammo all'udire queste parole;
8 percio risposero gridando a gran voce: “Tu sei il nostro condottiero al posto di Giuda e di Gionata tuo fratello;
9 combatti la nostra guerra e quanto ci comanderai noi faremo”.
10 Egli allora raduno tutti gli uomini atti alle armi e accelero il completamento delle mura di Gerusalemme e le fortifico tutt'attorno.
11 Poi invio Gionata figlio di Assalonne con un forte esercito a Giaffa; egli ne scaccio gli occupanti e rimase la sul posto.
Simone respinge Trifone dalla Giudea
12 Intanto Trifone si mosse da Tolemaide con ingenti forze per venire in Giudea e aveva con se Gionata come prigioniero.
13 Simone a sua volta si accampo in Adida di fronte alla pianura.
14 Trifone venne a sapere che Simone era succeduto a Gionata suo fratello e che si accingeva a muovergli guerra, percio mando messaggeri a proporgli:
15 “Gionata tuo fratello lo tratteniamo a causa del denaro che doveva all'erario del re per gli affari che amministrava.
16 Ora, mandaci cento talenti d'argento e due dei suoi figli in ostaggio, perche una volta liberato non si allontani per ribellarsi a noi. Con questo lo rimetteremo in liberta”.
17 Simone si rese conto che gli parlavano con inganno, ma mando ugualmente a prendere l'argento e i figli, per non attirarsi forte inimicizia da parte del popolo,
18 che poteva commentare: “E' perito perche non gli hai mandato l'argento ne i figli”.
19 Percio gli mando i cento talenti e i figli; ma quegli non mantenne la parola e non libero Gionata.
20 Fatto questo, Trifone si mosse per entrare nel paese e devastarlo, girando per la via che conduce ad Adora. Ma Simone con le sue truppe ne seguiva le mosse puntando su tutti i luoghi dove quegli si dirigeva.
21 Quelli dell'Acra intanto inviarono messaggeri a Trifone sollecitandolo a venire da loro attraverso il deserto e a inviare loro vettovaglie.
22 Trifone allesti tutta la sua cavalleria per andare, ma in quella notte cadde neve abbondantissima, e cosi a causa della neve non pote andare. Percio si mosse e ando in Galaad.
23 Quando fu vicino a Bascama, uccise Gionata e lo seppelli sul posto.
24 Poi torno e parti per la sua regione.
Gionata sepolto nel Mausoleo di Modin costruito da Simone
25 Simone mando a prendere le ossa di Gionata suo fratello e lo seppelli in Modin, citta dei suoi padri.
26 Tutto Israele lo pianse con un grande lamento e fece lutto su di lui per molti giorni.
27 Simone sopraelevo il sepolcro del padre e dei fratelli e lo pose bene in vista con pietre levigate, dietro e davanti.
28 Poi dispose sette piramidi, l'una di fronte all'altra, per il padre, per la madre e per i quattro fratelli.
29 Le completo con una struttura architettonica, ponendovi attorno grandi colonne; pose sulle colonne trofei di armi a perenne memoria e presso i trofei navi scolpite che si potessero osservare da quanti erano in navigazione sul mare.
30 Tale e il mausoleo che eresse in Modin e che esiste ancora.
Favori di Demetrio II a Simone
31 Trifone agiva con perfidia verso Antioco, il re ancora giovinetto, finche lo uccise
32 e si fece re al suo posto, si mise in capo la corona dell'Asia e procuro grandi rovine al paese.
33 Simone intanto completo le fortezze della Giudea, le cinse di torri elevate e di mura solide con portoni e sbarre e riforni le fortezze di viveri.
34 Poi Simone scelse uomini adatti e li invio al re Demetrio per ottenere esoneri al paese; perche tutti gli atti di Trifone erano state rapine.
35 Il re Demetrio lo assicuro in questo senso, poi gli rispose per iscritto inviandogli la seguente lettera:
36 “Il re Demetrio a Simone sommo sacerdote e amico del re, agli anziani e al popolo dei Giudei salute.
37 Abbiamo ricevuto la corona d'oro e la palma che ci avete inviata e siamo pronti a concludere con voi una pace solenne e a scrivere ai sovrintendenti agli affari di concedervi le esenzioni;
38 quanto stabilimmo con voi resta stabilito e le fortezze che avete costruite restino di vostra proprieta.
39 Vi condoniamo le mancanze e le colpe fino ad oggi e la corona che ci dovete; se altro si riscuoteva in Gerusalemme, non sia piu riscosso.
40 Se alcuni di voi sono atti ad essere iscritti al seguito della nostra persona, siano iscritti e regni la pace tra di noi”.
41 Nell'anno centosettanta fu tolto il giogo dei pagani da Israele
42 e il popolo comincio a scrivere negli atti pubblici e nei contratti: “Anno primo di Simone il grande, sommo sacerdote, stratega e capo dei Giudei”.
Presa di Ghezer da parte di Simone
43 In quel tempo Simone pose il campo contro Ghezer, la circondo di accampamenti, fece allestire una torre mobile, la spinse contro la citta e abbatte una torre impadronendosene.
44 I soldati della torre mobile si lanciarono nella citta e si produsse in citta un grande trambusto.
45 I cittadini salirono sulle mura insieme con le mogli e i bambini, con le vesti stracciate, e supplicarono a gran voce per indurre Simone a dar loro la destra
46 e dissero: “Non trattarci secondo le nostre iniquita, ma secondo la tua clemenza”.
47 Simone venne a patti con loro e non combatte oltre contro di loro; ma li scaccio dalla citta, purifico le case nelle quali c'erano idoli, e cosi entro in citta con canti di lode e di ringraziamento.
48 Egli elimino da essa ogni contaminazione e vi stabili uomini che fossero osservanti della legge; poi la fortifico e costrui in essa la propria dimora.
Conquista dell'Acra di Gerusalemme da parte di Simone
49 Ora quelli dell'Acra in Gerusalemme, messi nell'impossibilita di uscire e venire nel paese a comprare e vendere, erano terribilmente affamati e buon numero di essi moriva di fame.
50 Allora fecero giungere il loro grido a Simone, perche desse loro la destra, e Simone la diede; cosi li sloggio di la e purifico l'Acra da tutte le contaminazioni.
51 Fecero ingresso in quel luogo il ventitre del secondo mese dell'anno centosettantuno, con canti di lode e con palme, con suoni di cetre, cembali e arpe e con inni e canti, perche era stato eliminato un grande nemico da Israele.
52 Simone stabili di celebrare ogni anno questo giorno di festa. Intanto completo la fortificazione del monte del tempio lungo l'Acra; qui abito con i suoi.
53 Vedendo poi che suo figlio Giovanni era ormai uomo, Simone lo fece capo di tutte le milizie e questi pose la sua residenza in Ghezer.
Maccabei 1 - Capitolo 14
Elogio di Simone
1 Nell'anno centosettantadue il re Demetrio raduno le sue milizie e parti per la Media per raccogliere rinforzi e combattere Trifone.
2 Ma Arsace, re della Persia e della Media, appena seppe che Demetrio era entrato nel suo territorio, mando uno dei suoi generali per catturarlo vivo.
3 Costui venne, batte l'esercito di Demetrio, lo catturo e lo condusse ad Arsace e questi lo mise in carcere.
4 Ebbe pace la terra di Giuda per tutta la vita di Simone; egli cerco il bene della sua gente e ad essi fu gradito il suo potere e la sua gloria per tutti i suoi giorni.
5 In aggiunta a tutte le sue glorie egli prese Giaffa per farne un porto e apri un accesso alle isole del mare.
6 Amplio i confini del suo popolo e riconquisto la regione.
7 Raccolse una turba di prigionieri e s'impadroni di Ghezer, di Bet-Zur e dell'Acra;
8 spazzo via da essa le immondezze, e nessuno gli si oppose. In pace si diedero a coltivare la loro terra; il suolo dava i suoi prodotti e gli alberi della campagna i loro frutti.
9 I vecchi sedevano nelle piazze, tutti s'interessavano al bene i giovani indossavano splendide vesti e armature di guerra.
10 Alle citta forni vettovaglie, e le muni con mezzi di difesa; cosi divenne celebre il suo nome e la sua gloria fino all'estremita della terra.
11 Fece regnare sul paese la pace e Israele gioi di grande letizia.
12 Ognuno sedeva sotto la sua vite e sotto il suo fico e nessuno incuteva loro timore.
13 Scomparve dal paese chi li avversava e i re andarono in rovina in quei giorni.
14 Conforto tutti i derelitti nel suo popolo; ricerco la legge ed elimino ogni iniquo e maligno.
15 Diede splendore al tempio e lo riforni di tutti gli arredi.
Rinnovo dell'alleanza con Sparta e Roma
16 Si sparse fino a Roma e a Sparta la notizia che era morto Gionata e se ne rattristarono molto.
17 Tuttavia, quando seppero che Simone suo fratello era divenuto sommo sacerdote al suo posto e continuava a mantenere il potere sulla regione e sulle citta,
18 scrissero a lui su tavolette di bronzo per rinnovare con lui l'amicizia e l'alleanza che avevano concluso con Giuda e Gionata suoi fratelli.
19 I messaggi furono letti davanti all'adunanza in Gerusalemme.
20 Questa e la copia della lettera che inviarono gli Spartani: “Le autorita e la cittadinanza degli Spartani a Simone sommo sacerdote, agli anziani, ai sacerdoti e al resto del popolo giudaico, loro fratelli, salute.
21 I messaggeri inviati al nostro popolo ci hanno riferito intorno alla vostra gloria e al vostro onore e noi ci siamo rallegrati per il loro arrivo.
22 Abbiamo registrato le loro dichiarazioni negli atti pubblici, in questi termini: Numenio, figlio di Antioco, e Antipatro, figlio di Giasone, messaggeri dei Giudei, sono giunti presso di noi per rinnovare l'amicizia con noi.
23 E' piaciuto al popolo di ricevere questi uomini con ogni onore e di inserire il testo del loro discorso nei registri a disposizione del pubblico, perche il popolo degli Spartani ne mantenga il ricordo”.
24 Successivamente Simone mando a Roma Numenio con un grande scudo d'oro, del peso di mille mine, per concludere l'alleanza con loro.
Decreto onorifico in favore di Simone
25 Quando il popolo seppe queste cose, disse: “Quale contraccambio daremo a Simone e ai suoi figli?
26 Egli infatti e i suoi fratelli e la casa di suo padre sono stati saldi e hanno scacciato da se con le armi i nemici d'Israele e hanno assicurato la liberta”. Poi fecero un'iscrizione su tavole di bronzo, che furono poste su colonne sul monte Sion.
27 Questo e il testo dell'iscrizione: “Il diciotto di Elul dell'anno centosettantadue, che e il terzo anno di Simone sommo sacerdote, in Asaramel,
28 nella grande assemblea dei sacerdoti e del popolo, dei capi della nazione e degli anziani della regione ci e stato reso noto:
29 Poiche piu volte erano sorte guerre nel paese, Simone, figlio di Mattatia, sacerdote della stirpe di Ioarib, e i suoi fratelli si gettarono nella mischia e si opposero agli avversari del loro popolo, perche restassero incolumi il santuario e la legge, e arrecarono gloria grande al loro popolo.
30 Gionata riuni la sua nazione e ne divenne il sommo sacerdote, poi ando a raggiungere i suoi antenati.
31 I loro nemici vollero invadere il loro paese e stendere la mano contro il santuario.
32 Simone allora si oppose e si batte per il suo popolo e spese molto del suo per dotare di armi le milizie della sua nazione e assegnare loro un salario.
33 Inoltre fortifico le citta della Giudea e Bet-Zur nel territorio della Giudea, dove prima c'era la roccaforte dei nemici, e vi pose un presidio di soldati giudei.
34 Fortifico Giaffa, situata sul mare, e Ghezer presso i confini di Asdod, nelle quali prima risiedevano i nemici, e vi impianto i Giudei e provvide in esse quanto era necessario al loro sostentamento.
35 Il popolo ammiro la fede di Simone e la gloria che egli si proponeva di procurare al suo popolo; lo costituirono loro capo e sommo sacerdote per queste sue imprese e per la giustizia e la fede che egli aveva conservate al suo popolo e perche aveva cercato con ogni mezzo di elevare la sua gente.
36 Nei suoi giorni si riusci felicemente per mezzo suo a scacciare dal loro paese i pagani e quelli che erano nella citta di Davide e in Gerusalemme, che si erano edificati l'Acra e ne uscivano profanando i dintorni del santuario e recando offesa grande alla sua purita.
37 Egli vi insedio soldati giudei, la fortifico per la purita della regione e della citta ed elevo le mura di Gerusalemme.
38 Il re Demetrio quindi gli confermo il sommo sacerdozio;
39 lo ascrisse tra i suoi amici e gli conferi grandi onori.
40 Seppe infatti che i Giudei erano considerati amici, alleati e fratelli da parte dei Romani, e che questi erano andati incontro ai messaggeri di Simone con segni di onore;
41 che i Giudei e i sacerdoti avevano approvato che Simone fosse sempre loro condottiero e sommo sacerdote finche sorgesse un profeta fedele,
42 che fosse loro comandante militare e avesse cura del santuario e fossero nominati da lui i sovrintendenti ai loro lavori, al paese, agli armamenti e alle fortezze;
43 che, prendendosi cura del santuario, fosse da tutti obbedito; che scrivessero nel suo nome tutti i contratti del paese e vestisse di porpora e ornamenti d'oro;
44 ne doveva essere lecito a nessuno del popolo ne dei sacerdoti respingere alcuno di questi diritti o disobbedire ai suoi ordini o convocare riunioni senza suo consenso e vestire di porpora e ornarsi della fibbia aurea;
45 chiunque agisse contro questi decreti o ne respingesse alcuno, fosse ritenuto colpevole.
46 Piacque a tutto il popolo sancire che Simone si comportasse secondo questi decreti.
47 Simone da parte sua accetto e gradi di esercitare il sommo sacerdozio, di essere anche stratega ed etnarca dei Giudei e dei sacerdoti e capo di tutti”.
48 Disposero che questa iscrizione fosse riportata su tavole di bronzo da collocarsi nel recinto del santuario in luogo visibile
49 e che se ne depositasse copia nel tesoro, perche fosse a disposizione di Simone e dei suoi figli.
Maccabei 1 - Capitolo 15
Lettere di Antioco VII e assedio di Dora
1 Antioco, figlio del re Demetrio, invio lettere dalle isole del mare, a Simone sommo sacerdote ed etnarca dei Giudei e a tutto il popolo,
2 il cui contenuto era del seguente tenore: “Il re Antioco a Simone sommo sacerdote ed etnarca e al popolo dei Giudei salute.
3 Poiche alcuni uomini pestiferi si sono impadroniti del regno dei nostri padri, voglio rivendicare i miei diritti sul regno, per ricostruirlo com'era prima; ho reclutato un esercito ingente di mercenari e allestito navi da guerra.
4 E' mia volonta sbarcare nella regione, per punire coloro che hanno rovinato il nostro paese e desolato molte citta nel mio regno.
5 Ora ti confermo tutte le esenzioni che ti hanno concesse i re miei predecessori, e tutti gli altri esoneri dai doni.
6 Ti concedo di batter moneta propria con corso legale al tuo paese;
7 Gerusalemme e il suo santuario siano liberi; tutti gli armamenti che hai preparato e le fortezze che hai costruite e occupi, restino in tuo possesso.
8 Quanto devi al re e i debiti che potrai avere verso il re in avvenire da ora e sempre ti sono rimessi.
9 Quando poi avremo preso possesso del nostro regno, onoreremo te, il tuo popolo e il tempio con grandi onori, cosi da render chiara la vostra gloria in tutta la terra”.
10 Nell'anno centosettantaquattro Antioco entro nella terra dei suoi padri e si schierarono con lui tutte le milizie, cosi che pochi rimasero con Trifone.
11 Antioco si diede ad inseguirlo e quegli dovette fuggire e venne fino a Dora situata sul mare,
12 perche vedeva che i mali si addensavano su di lui, mentre le truppe lo abbandonavano.
13 Antioco pose il campo contro Dora, avendo con se centoventimila armati e ottomila cavalli.
14 Egli circondo la citta mentre le navi attaccarono dal mare; fece cosi pressione contro la citta dalla terra e dal mare, non lasciando piu entrare ne uscire nessuno.
Ritorno dell'ambasciatore da Roma in Giudea e promulgazione dell'alleanza con i Romani
15 Intanto arrivarono da Roma Numenio e i suo compagni, portando lettere per i re dei vari paesi. Esse dicevano:
16 “Lucio console dei Romani al re Tolomeo salute.
17 Gli anziani dei Giudei sono giunti a noi come amici nostri e alleati, a rinnovare l'antica amicizia e alleanza, inviati da Simone sommo sacerdote e dal popolo dei Giudei.
18 Essi hanno portato uno scudo d'oro di mille mine.
19 E' piaciuto a noi di scrivere ai re dei vari paesi, perche non procurino loro del male, ne facciano guerra alle loro citta o alla loro regione, ne prestino alleanza a chi entri in guerra con loro.
20 Ci e parso bene accettare da essi lo scudo.
21 Se pertanto uomini pestiferi sono fuggiti dalla loro regione presso di voi, consegnateli a Simone, perche ne faccia giustizia secondo la loro legge”.
22 Uguali espressioni scrissero al re Demetrio, ad Attalo, ad Ariarate e Arsace
23 e a tutti i paesi: a Sampsame, agli Spartani, a Delo, a Mindo, a Sicione, alla Caria, a Samo, alla Pamfilia, alla Lidia, ad Alicarnasso, a Rodi, a Faselide, a Coo, a Side, ad Arado, a Gortina, a Cnido, a Cipro e a Cirene.
24 Copia di queste lettere avevano trascritto per Simone sommo sacerdote.
Antioco VII assediando Dora diventa ostile a Simone e lo fa rimproverare
25 Antioco dunque teneva il campo contro Dora da due giorni, lanciando continuamente contro di essa le schiere e costruendo macchine; aveva precluso a Trifone ogni possibilita di uscire ed entrare.
26 Simone gli invio duemila uomini scelti per combattere al suo fianco e insieme argento, oro e molti equipaggiamenti.
27 Ma Antioco non volle accettare niente, anzi ritiro quanto aveva prima concesso a Simone e si inimico con lui.
28 Poi gli invio Atenobio, uno dei suoi amici, a trattare con lui in questi termini: “Voi occupate Giaffa, Ghezer e l'Acra in Gerusalemme, tutte citta del mio regno.
29 Avete devastato il loro territorio e avete causato rovina grande nel paese e vi siete impadroniti di molte localita nel mio regno.
30 Ora, consegnate le citta che avete occupate, insieme con i tributi delle localita di cui vi siete impadroniti fuori del territorio della Giudea,
31 oppure date in sostituzione cinquecento talenti d'argento e, in compenso dei danni arrecati e dei tributi delle citta, altri cinquecento talenti; altrimenti verremo e vi muoveremo guerra”.
32 Atenobio, l'amico del re, si reco in Gerusalemme e vide la gloria di Simone, il vasellame con lavori in oro e argento e il suo grande fasto, e ne rimase meravigliato; poi gli riferi le parole del re.
33 Simone gli rispose: “Non abbiamo occupato terra straniera ne ci siamo impossessati di beni altrui ma dell'eredita dei nostri padri, che fu posseduta dai nostri nemici senza alcun diritto nel tempo passato.
34 Noi, avendone avuta l'opportunita, abbiamo ricuperato l'eredita dei nostri padri.
35 Quanto a Giaffa e a Ghezer, che tu reclami, esse causarono rovina grande nel nostro paese: per esse daremo cento talenti”.
36 Atenobio non gli rispose parola, ma torno indispettito presso il re, al quale riferi quelle parole e la gloria di Simone e quanto aveva visto. Il re si adiro furiosamente.
Cendebeo, governatore della zona litoranea, molesta la Giudea
37 Trifone intanto, salito su una nave, fuggi a Ortosia.
38 Il re allora nomino Cendebeo primo stratega della zona litoranea e mise al suo comando forze di fanteria e cavalleria.
39 Poi gli ordino di accamparsi in vista della Giudea e gli ordino di ricostruire Cedron, rinforzando le porte, e di iniziare la guerra contro il popolo. Il re intanto coninuo la caccia a Trifone.
40 Cendebeo si reco a Iamnia e comincio a molestare il popolo, a invadere la Giudea, a far prigionieri tra il popolo e metterli a morte.
41 Egli ricostrui Cedron e vi dispose la cavalleria e la truppa perche potessero uscire e battere le strade della Giudea, come gli aveva ordinato il re.
Maccabei 1 - Capitolo 16
Vittoria dei figli di Simone su Cendebeo
1 Allora Giovanni sali da Ghezer e riferi a Simone suo padre quanto faceva Cendebeo.
2 Simone chiamo i suoi due figli maggiori Giuda e Giovanni e disse loro: “Io e i miei fratelli e la casa di mio padre abbiamo combattuto le battaglie d'Israele dalla gioventu fino ad oggi e riusci nelle nostre mani l'impresa di salvare Israele ripetutamente;
3 ora io sono vecchio e voi, per misericordia del Cielo, siete nell'eta buona; prendete il posto mio e di mio fratello e fatevi avanti a combattere per il vostro popolo; l'aiuto del Cielo sia con voi”.
4 Giovanni arruolo nella regione ventimila uomini esperti nelle armi e cavalieri; partirono contro Cendebeo e passarono la notte in Modin.
5 Alzatisi il mattino, proseguirono per la pianura ed ecco venire incontro a loro un esercito ingente, fanti e cavalleria; ma un torrente li separava.
6 Giovanni con la sua gente pose il campo di fronte. Vedendo che il grosso esitava ad attraversare il torrente, passo per primo. Lo videro i suoi uomini e passarono dopo di lui.
7 Egli divise la moltitudine e pose i cavalieri in mezzo ai fanti, perche la cavalleria degli avversari era molto numerosa.
8 Poi diedero fiato alle trombe: Cendebeo e il suo schieramento furono respinti; molti della loro parte caddero colpiti a morte e i superstiti si rifugiarono nella fortezza.
9 Fu ferito allora anche Giuda, fratello di Giovanni. Giovanni invece li insegui, finche giunse a Cedron che Cendebeo aveva ricostruito.
10 I nemici fuggirono nelle torri esistenti nelle campagne di Asdod, ma egli vi appicco il fuoco. Restarono sul campo circa duemila nemici. Poi Giovanni ritorno in Giudea senza molestie.
Morte tragica di Simone a Dok. Gli succede il figlio Giovanni
11 Tolomeo, figlio di Abubo, era stato costituito stratega della pianura di Gerico. Egli possedeva molto argento e oro,
12 poiche era il genero del sommo sacerdote.
13 Il suo cuore si inorgogli e si propose di impadronirsi del paese e covava perfidi disegni contro Simone e i suoi figli per eliminarli.
14 Simone era in visita alle citta della regione e si interessava delle loro necessita. Venne allora in Gerico insieme con Mattatia e Giuda suoi figli, nell'anno centosettantasette, nell'undicesimo mese, cioe il mese di Sabat.
15 Il figlio di Abubo, che covava il tradimento, li ricevette nella cittadella, chiamata Dok, che egli aveva costruita, e servi loro un gran banchetto, nascondendo ivi degli armati.
16 Quando Simone e i figli furono inebriati, Tolomeo e i suoi uomini si alzarono, impugnarono le armi, si scagliarono contro Simone nella sala del banchetto e trucidarono lui, i due figli e alcuni suoi servi.
17 Egli commise un'enorme perfidia e rese male per bene.
18 Tolomeo scrisse di questa cosa e spedi al re, perche gli inviasse milizie in aiuto e gli desse in consegna la loro regione e le citta.
19 Invio altri uomini a Ghezer per eliminare Giovanni e spedi lettere ai suoi comandanti, che venissero da lui, perche doveva loro argento e oro e doni;
20 altri uomini invio ad occupare Gerusalemme e il monte del tempio.
21 Ma qualcuno corse avanti e informo Giovanni che suo padre e i suoi fratelli erano periti, aggiungendo: “Ha inviato uomini per uccidere anche te”.
22 Udendo cio, Giovanni rimase profondamente costernato; poi catturo gli uomini inviati per sopprimerlo e li mise a morte. Aveva infatti saputo che cercavano di ucciderlo.
23 Le altre azioni di Giovanni, le sue battaglie e gli atti di valore da lui compiuti, la ricostruzione delle mura da lui eseguita e le sue imprese, ecco stanno scritte negli annali del suo sommo sacerdozio, da quando divenne sommo sacerdote dopo la morte di suo padre.
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