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Romani - Capitolo 1

Indirizzo

1 Paolo, servo di Cristo Gesu, apostolo per vocazione, prescelto per annunziare il vangelo di Dio,
2 che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture,
3 riguardo al Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne,
4 costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai morti, Gesu Cristo, nostro Signore.
5 Per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia dell'apostolato per ottenere l'obbedienza alla fede da parte di tutte le genti, a gloria del suo nome;
6 e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesu Cristo.
7 A quanti sono in Roma diletti da Dio e santi per vocazione, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesu Cristo.

Ringraziamento e preghiera

8 Anzitutto rendo grazie al mio Dio per mezzo di Gesu Cristo riguardo a tutti voi, perche la fama della vostra fede si espande in tutto il mondo.
9 Quel Dio, al quale rendo culto nel mio spirito annunziando il vangelo del Figlio suo, mi e testimone che io mi ricordo sempre di voi,
10 chiedendo sempre nelle mie preghiere che per volonta di Dio mi si apra una strada per venire fino a voi.
11 Ho infatti un vivo desiderio di vedervi per comunicarvi qualche dono spirituale perche ne siate fortificati,
12 o meglio, per rinfrancarmi con voi e tra voi mediante la fede che abbiamo in comune, voi e io.
13 Non voglio pertanto che ignoriate, fratelli, che piu volte mi sono proposto di venire fino a voi - ma finora ne sono stato impedito - per raccogliere qualche frutto anche tra voi, come tra gli altri Gentili.
14 Poiche sono in debito verso i Greci come verso i barbari, verso i dotti come verso gli ignoranti:
15 sono quindi pronto, per quanto sta in me, a predicare il vangelo anche a voi di Roma.

LA SALVEZZA MEDIANTE LA FEDE

1. LA GIUSTIFICAZIONE

Enunciazione della tesi

16 Io infatti non mi vergogno del vangelo, poiche e potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco.
17 E' in esso che si rivela la giustizia di Dio di fede in fede, come sta scritto: Il giusto vivra mediante la fede.

A. I pagani e i giudei sotto l'ira di Dio I pagani oggetto dell'ira di Dio

18 In realta l'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empieta e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verita nell'ingiustizia,
19 poiche cio che di Dio si puo conoscere e loro manifesto; Dio stesso lo ha loro manifestato.
20 Infatti, dalla creazione del mondo in poi, le sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l'intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinita;
21 essi sono dunque inescusabili, perche, pur conoscendo Dio, non gli hanno dato gloria ne gli hanno reso grazie come a Dio, ma hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e si e ottenebrata la loro mente ottusa.
22 Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti
23 e hanno cambiato la gloria dell'incorruttibile Dio con l'immagine e la figura dell'uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.
24 Percio Dio li ha abbandonati all'impurita secondo i desideri del loro cuore, si da disonorare fra di loro i propri corpi,
25 poiche essi hanno cambiato la verita di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che e benedetto nei secoli. Amen.
26 Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura.
27 Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo cosi in se stessi la punizione che s'addiceva al loro traviamento.
28 E poiche hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balia d'una intelligenza depravata, sicche commettono cio che e indegno,
29 colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagita, di cupidigia, di malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di rivalita, di frodi, di malignita; diffamatori,
30 maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori,
31 insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia.
32 E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioe gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa.

Romani - Capitolo 2

I Giudei a loro volta oggetto dell'ira divina

1 Sei dunque inescusabile, chiunque tu sia, o uomo che giudichi; perche mentre giudichi gli altri, condanni te stesso; infatti, tu che giudichi, fai le medesime cose.
2 Eppure noi sappiamo che il giudizio di Dio e secondo verita contro quelli che commettono tali cose.
3 Pensi forse, o uomo che giudichi quelli che commettono tali azioni e intanto le fai tu stesso, di sfuggire al giudizio di Dio?
4 O ti prendi gioco della ricchezza della sua bonta, della sua tolleranza e della sua pazienza, senza riconoscere che la bonta di Dio ti spinge alla conversione?
5 Tu, pero, con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su di te per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio,
6 il quale rendera a ciascuno secondo le sue opere:
7 la vita eterna a coloro che perseverando nelle opere di bene cercano gloria, onore e incorruttibilita;
8 sdegno ed ira contro coloro che per ribellione resistono alla verita e obbediscono all'ingiustizia.
9 Tribolazione e angoscia per ogni uomo che opera il male, per il Giudeo prima e poi per il Greco;
10 gloria invece, onore e pace per chi opera il bene, per il Giudeo prima e poi per il Greco,
11 perche presso Dio non c'e parzialita.

Malgrado la legge

12 Tutti quelli che hanno peccato senza la legge, periranno anche senza la legge; quanti invece hanno peccato sotto la legge, saranno giudicati con la legge.
13 Perche non coloro che ascoltano la legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che mettono in pratica la legge saranno giustificati.
14 Quando i pagani, che non hanno la legge, per natura agiscono secondo la legge, essi, pur non avendo legge, sono legge a se stessi;
15 essi dimostrano che quanto la legge esige e scritto nei loro cuori come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono.
16 Cosi avverra nel giorno in cui Dio giudichera i segreti degli uomini per mezzo di Gesu Cristo, secondo il mio vangelo.
17 Ora, se tu ti vanti di portare il nome di Giudeo e ti riposi sicuro sulla legge, e ti glori di Dio,
18 del quale conosci la volonta e, istruito come sei dalla legge, sai discernere cio che e meglio,
19 e sei convinto di esser guida dei ciechi, luce di coloro che sono nelle tenebre,
20 educatore degli ignoranti, maestro dei semplici, perche possiedi nella legge l'espressione della sapienza e della verita...
21 ebbene, come mai tu, che insegni agli altri, non insegni a te stesso? Tu che predichi di non rubare, rubi?
22 Tu che proibisci l'adulterio, sei adultero? Tu che detesti gli idoli, ne derubi i templi?
23 Tu che ti glori della legge, offendi Dio trasgredendo la legge?
24 Infatti il nome di Dio e bestemmiato per causa vostra tra i pagani, come sta scritto.

Malgrado la circoncisione

25 La circoncisione e utile, si, se osservi la legge; ma se trasgredisci la legge, con la tua circoncisione sei come uno non circonciso.
26 Se dunque chi non e circonciso osserva le prescrizioni della legge, la sua non circoncisione non gli verra forse contata come circoncisione?
27 E cosi, chi non e circonciso fisicamente, ma osserva la legge, giudichera te che, nonostante la lettera della legge e la circoncisione, sei un trasgressore della legge.
28 Infatti, Giudeo non e chi appare tale all'esterno, e la circoncisione non e quella visibile nella carne;
29 ma Giudeo e colui che lo e interiormente e la circoncisione e quella del cuore, nello spirito e non nella lettera; la sua gloria non viene dagli uomini ma da Dio.

Romani - Capitolo 3

Malgrado le promesse di Dio

-
1 Qual e dunque la superiorita del Giudeo? O quale l'utilita della circoncisione? -
2 Grande, sotto ogni aspetto. Anzitutto perche a loro sono state affidate le rivelazioni di Dio. -
3 Che dunque? Se alcuni non hanno creduto, la loro incredulita puo forse annullare la fedelta di Dio? -
4 Impossibile! Resti invece fermo che Dio e verace e ogni uomo mentitore, come sta scritto: Perche tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole e trionfi quando sei giudicato. -
5 Se pero la nostra ingiustizia mette in risalto la giustizia di Dio, che diremo? Forse e ingiusto Dio quando riversa su di noi la sua ira? Parlo alla maniera umana. -
6 Impossibile! Altrimenti, come potra Dio giudicare il mondo? -
7 Ma se per la mia menzogna la verita di Dio risplende per sua gloria, perche dunque sono ancora giudicato come peccatore?
8 Perche non dovremmo fare il male affinche venga il bene, come alcuni - la cui condanna e ben giusta - ci calunniano, dicendo che noi lo affermiamo?
9 Che dunque? Dobbiamo noi ritenerci superiori? Niente affatto! Abbiamo infatti dimostrato precedentemente che Giudei e Greci, tutti, sono sotto il dominio del peccato,
10 come sta scritto: Non c'e nessun giusto, nemmeno uno,
11 non c'e sapiente, non c'e chi cerchi Dio!
12 Tutti hanno traviato e si son pervertiti; non c'e chi compia il bene, non ce n'e neppure uno.
13 La loro gola e un sepolcro spalancato, tramano inganni con la loro lingua, veleno di serpenti e sotto le loro labbra,
14 la loro bocca e piena di maledizione e di amarezza.
15 I loro piedi corrono a versare il sangue;
16 strage e rovina e sul loro cammino
17 e la via della pace non conoscono.
18 Non c'e timore di Dio davanti ai loro occhi.
19 Ora, noi sappiamo che tutto cio che dice la legge lo dice per quelli che sono sotto la legge, perche sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio.
20 Infatti in virtu delle opere della legge nessun uomo sara giustificato davanti a lui, perche per mezzo della legge si ha solo la conoscenza del peccato.

B. La giustizia di Dio e la fede Rivelazione della giustizia di Dio

21 Ora invece, indipendentemente dalla legge, si e manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla legge e dai profeti;
22 giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesu Cristo, per tutti quelli che credono. E non c'e distinzione:
23 tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio,
24 ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, in virtu della redenzione realizzata da Cristo Gesu.
25 Dio lo ha prestabilito a servire come strumento di espiazione per mezzo della fede, nel suo sangue, al fine di manifestare la sua giustizia, dopo la tolleranza usata verso i peccati passati,
26 nel tempo della divina pazienza. Egli manifesta la sua giustizia nel tempo presente, per essere giusto e giustificare chi ha fede in Gesu.

La funzione della fede

27 Dove sta dunque il vanto? Esso e stato escluso! Da quale legge? Da quella delle opere? No, ma dalla legge della fede.
28 Noi riteniamo infatti che l'uomo e giustificato per la fede indipendentemente dalle opere della legge.
29 Forse Dio e Dio soltanto dei Giudei? Non lo e anche dei pagani? Certo, anche dei pagani!
30 Poiche non c'e che un solo Dio, il quale giustifichera per la fede i circoncisi, e per mezzo della fede anche i non circoncisi.
31 Togliamo dunque ogni valore alla legge mediante la fede? Nient'affatto, anzi confermiamo la legge.

Romani - Capitolo 4

C. L'esempio di Abramo Abramo giustificato dalla fede

1 Che diremo dunque di Abramo, nostro antenato secondo la carne?
2 Se infatti Abramo e stato giustificato per le opere, certo ha di che gloriarsi, ma non davanti a Dio.
3 Ora, che cosa dice la Scrittura? Abramo ebbe fede in Dio e cio gli fu accreditato come giustizia.
4 A chi lavora, il salario non viene calcolato come un dono, ma come debito;
5 a chi invece non lavora, ma crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede gli viene accreditata come giustizia.
6 Cosi anche Davide proclama beato l'uomo a cui Dio accredita la giustizia indipendentemente dalle opere:
7 Beati quelli le cui iniquita sono state perdonate e i peccati sono stati ricoperti;
8 beato l'uomo al quale il Signore non mette in conto il peccato!

Indipendentemente dalla circoncisione

9 Orbene, questa beatitudine riguarda chi e circonciso o anche chi non e circonciso? Noi diciamo infatti che la fede fu accreditata ad Abramo come giustizia.
10 Come dunque gli fu accreditata? Quando era circonciso o quando non lo era? Non certo dopo la circoncisione, ma prima.
11 Infatti egli ricevette il segno della circoncisione quale sigillo della giustizia derivante dalla fede che aveva gia ottenuta quando non era ancora circonciso; questo perche fosse padre di tutti i non circoncisi che credono e perche anche a loro venisse accreditata la giustizia
12 e fosse padre anche dei circoncisi, di quelli che non solo hanno la circoncisione, ma camminano anche sulle orme della fede del nostro padre Abramo prima della sua circoncisione.

Indipendentemente dalla legge

13 Non infatti in virtu della legge fu data ad Abramo o alla sua discendenza la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtu della giustizia che viene dalla fede;
14 poiche se diventassero eredi coloro che provengono dalla legge, sarebbe resa vana la fede e nulla la promessa.
15 La legge infatti provoca l'ira; al contrario, dove non c'e legge, non c'e nemmeno trasgressione.
16 Eredi quindi si diventa per la fede, perche cio sia per grazia e cosi la promessa sia sicura per tutta la discendenza, non soltanto per quella che deriva dalla legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale e padre di tutti noi.
17 Infatti sta scritto: Ti ho costituito padre di molti popoli; (e nostro padre) davanti al Dio nel quale credette, che da vita ai morti e chiama all'esistenza le cose che ancora non esistono.

La fede di Abramo e la fede del cristiano

18 Egli ebbe fede sperando contro ogni speranza e cosi divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: Cosi sara la tua discendenza.
19 Egli non vacillo nella fede, pur vedendo gia come morto il proprio corpo - aveva circa cento anni - e morto il seno di Sara.
20 Per la promessa di Dio non esito con incredulita, ma si rafforzo nella fede e diede gloria a Dio,
21 pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento.
22 Ecco perche gli fu accreditato come giustizia.
23 E non soltanto per lui e stato scritto che gli fu accreditato come giustizia,
24 ma anche per noi, ai quali sara egualmente accreditato: a noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesu nostro Signore,
25 il quale e stato messo a morte per i nostri peccati ed e stato risuscitato per la nostra giustificazione.

Romani - Capitolo 5

2. LA SALVEZZA

La giustificazione pegno della salvezza

1 Giustificati dunque per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesu Cristo;
2 per suo mezzo abbiamo anche ottenuto, mediante la fede, di accedere a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio.
3 E non soltanto questo: noi ci vantiamo anche nelle tribolazioni, ben sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtu provata
4 e la virtu provata la speranza.
5 La speranza poi non delude, perche l'amore di Dio e stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci e stato dato.
6 Infatti, mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo mori per gli empi nel tempo stabilito.
7 Ora, a stento si trova chi sia disposto a morire per un giusto; forse ci puo essere chi ha il coraggio di morire per una persona dabbene.
8 Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi perche, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo e morto per noi.
9 A maggior ragione ora, giustificati per il suo sangue, saremo salvati dall'ira per mezzo di lui.
10 Se infatti, quand'eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto piu ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.
11 Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesu Cristo, dal quale ora abbiamo ottenuto la riconciliazione.

A. Liberazione dal peccato, dalla morte e dalla legge Adamo e Gesu Cristo

12 Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato e entrato nel mondo e con il peccato la morte, cosi anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perche tutti hanno peccato.
13 Fino alla legge infatti c'era peccato nel mondo e, anche se il peccato non puo essere imputato quando manca la legge,
14 la morte regno da Adamo fino a Mose anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale e figura di colui che doveva venire.
15 Ma il dono di grazia non e come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo morirono tutti, molto di piu la grazia di Dio e il dono concesso in grazia di un solo uomo, Gesu Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti gli uomini.
16 E non e accaduto per il dono di grazia come per il peccato di uno solo: il giudizio parti da un solo atto per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute per la giustificazione.
17 Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di piu quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesu Cristo.
18 Come dunque per la colpa di uno solo si e riversata su tutti gli uomini la condanna, cosi anche per l'opera di giustizia di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione che da vita.
19 Similmente, come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, cosi anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.
20 La legge poi sopraggiunse a dare piena coscienza della caduta, ma laddove e abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia,
21 perche come il peccato aveva regnato con la morte, cosi regni anche la grazia con la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesu Cristo nostro Signore.

Romani - Capitolo 6

Il battesimo

1 Che diremo dunque? Continuiamo a restare nel peccato perche abbondi la grazia?
2 E' assurdo! Noi che gia siamo morti al peccato, come potremo ancora vivere nel peccato?
3 O non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesu, siamo stati battezzati nella sua morte?
4 Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perche come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, cosi anche noi possiamo camminare in una vita nuova.
5 Se infatti siamo stati completamente uniti a lui con una morte simile alla sua, lo saremo anche con la sua risurrezione.
6 Sappiamo bene che il nostro uomo vecchio e stato crocifisso con lui, perche fosse distrutto il corpo del peccato, e noi non fossimo piu schiavi del peccato.
7 Infatti chi e morto, e ormai libero dal peccato.
8 Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui,
9 sapendo che Cristo risuscitato dai morti non muore piu; la morte non ha piu potere su di lui.
10 Per quanto riguarda la sua morte, egli mori al peccato una volta per tutte; ora invece per il fatto che egli vive, vive per Dio.
11 Cosi anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesu.

A servizio del peccato e a servizio della giustizia

12 Non regni piu dunque il peccato nel vostro corpo mortale, si da sottomettervi ai suoi desideri;
13 non offrite le vostre membra come strumenti di ingiustizia al peccato, ma offrite voi stessi a Dio come vivi tornati dai morti e le vostre membra come strumenti di giustizia per Dio.
14 Il peccato infatti non dominera piu su di voi poiche non siete piu sotto la legge, ma sotto la grazia.

Il cristiano e liberato dal peccato

15 Che dunque? Dobbiamo commettere peccati perche non siamo piu sotto la legge, ma sotto la grazia? E' assurdo!
16 Non sapete voi che, se vi mettete a servizio di qualcuno come schiavi per obbedirgli, siete schiavi di colui al quale servite: sia del peccato che porta alla morte, sia dell'obbedienza che conduce alla giustizia?
17 Rendiamo grazie a Dio, perche voi eravate schiavi del peccato, ma avete obbedito di cuore a quell'insegnamento che vi e stato trasmesso
18 e cosi, liberati dal peccato, siete diventati servi della giustizia.
19 Parlo con esempi umani, a causa della debolezza della vostra carne. Come avete messo le vostre membra a servizio dell'impurita e dell'iniquita a pro dell'iniquita, cosi ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia per la vostra santificazione.

I frutti del peccato e della giustizia

20 Quando infatti eravate sotto la schiavitu del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia.
21 Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? Infatti il loro destino e la morte.
22 Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, voi raccogliete il frutto che vi porta alla santificazione e come destino avete la vita eterna.
23 Perche il salario del peccato e la morte; ma il dono di Dio e la vita eterna in Cristo Gesu nostro Signore.

Romani - Capitolo 7

Il cristiano e liberato dalla legge

1 O forse ignorate, fratelli - parlo a gente esperta di legge - che la legge ha potere sull'uomo solo per il tempo in cui egli vive?
2 La donna sposata, infatti, e legata dalla legge al marito finche egli vive; ma se il marito muore, e libera dalla legge che la lega al marito.
3 Essa sara dunque chiamata adultera se, mentre vive il marito, passa a un altro uomo, ma se il marito muore, essa e libera dalla legge e non e piu adultera se passa a un altro uomo.
4 Alla stessa maniera, fratelli miei, anche voi, mediante il corpo di Cristo, siete stati messi a morte quanto alla legge, per appartenere ad un altro, cioe a colui che fu risuscitato dai morti, affinche noi portiamo frutti per Dio.
5 Quando infatti eravamo nella carne, le passioni peccaminose, stimolate dalla legge, si scatenavano nelle nostre membra al fine di portare frutti per la morte.
6 Ora pero siamo stati liberati dalla legge, essendo morti a cio che ci teneva prigionieri, per servire nel regime nuovo dello Spirito e non nel regime vecchio della lettera.

La funzione della legge

7 Che diremo dunque? Che la legge e peccato? No certamente! Pero io non ho conosciuto il peccato se non per la legge, ne avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: Non desiderare.
8 Prendendo pertanto occasione da questo comandamento, il peccato scateno in me ogni sorta di desideri. Senza la legge infatti il peccato e morto
9 e io un tempo vivevo senza la legge. Ma, sopraggiunto quel comandamento, il peccato ha preso vita
10 e io sono morto; la legge, che doveva servire per la vita, e divenuta per me motivo di morte.
11 Il peccato infatti, prendendo occasione dal comandamento, mi ha sedotto e per mezzo di esso mi ha dato la morte.
12 Cosi la legge e santa e santo e giusto e buono e il comandamento.
13 Cio che e bene e allora diventato morte per me? No davvero! E' invece il peccato: esso per rivelarsi peccato mi ha dato la morte servendosi di cio che e bene, perche il peccato apparisse oltre misura peccaminoso per mezzo del comandamento.

La lotta interiore

14 Sappiamo infatti che la legge e spirituale, mentre io sono di carne, venduto come schiavo del peccato.
15 Io non riesco a capire neppure cio che faccio: infatti non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto.
16 Ora, se faccio quello che non voglio, io riconosco che la legge e buona;
17 quindi non sono piu io a farlo, ma il peccato che abita in me.
18 Io so infatti che in me, cioe nella mia carne, non abita il bene; c'e in me il desiderio del bene, ma non la capacita di attuarlo;
19 infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio.
20 Ora, se faccio quello che non voglio, non sono piu io a farlo, ma il peccato che abita in me.
21 Io trovo dunque in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male e accanto a me.
22 Infatti acconsento nel mio intimo alla legge di Dio,
23 ma nelle mie membra vedo un'altra legge, che muove guerra alla legge della mia mente e mi rende schiavo della legge del peccato che e nelle mie membra.
24 Sono uno sventurato! Chi mi liberera da questo corpo votato alla morte?
25 Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesu Cristo nostro Signore! Io dunque, con la mente, servo la legge di Dio, con la carne invece la legge del peccato.

Romani - Capitolo 8

B. La vita del cristiano nello Spirito La vita nello Spirito

1 Non c'e dunque piu nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesu.
2 Poiche la legge dello Spirito che da vita in Cristo Gesu ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte.
3 Infatti cio che era impossibile alla legge, perche la carne la rendeva impotente, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e in vista del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne,
4 perche la giustizia della legge si adempisse in noi, che non camminiamo secondo la carne ma secondo lo Spirito.
5 Quelli infatti che vivono secondo la carne, pensano alle cose della carne; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, alle cose dello Spirito.
6 Ma i desideri della carne portano alla morte, mentre i desideri dello Spirito portano alla vita e alla pace.
7 Infatti i desideri della carne sono in rivolta contro Dio, perche non si sottomettono alla sua legge e neanche lo potrebbero.
8 Quelli che vivono secondo la carne non possono piacere a Dio.
9 Voi pero non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene.
10 E se Cristo e in voi, il vostro corpo e morto a causa del peccato, ma lo spirito e vita a causa della giustificazione.
11 E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesu dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti dara la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
12 Cosi dunque fratelli, noi siamo debitori, ma non verso la carne per vivere secondo la carne;
13 poiche se vivete secondo la carne, voi morirete; se invece con l'aiuto dello Spirito voi fate morire le opere del corpo, vivrete.

Figli di Dio grazie allo Spirito

14 Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio.
15 E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: “Abba, Padre!”.
16 Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio.
17 E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.

Destinati alla gloria

18 Io ritengo, infatti, che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovra essere rivelata in noi.
19 La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio;
20 essa infatti e stata sottomessa alla caducita - non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza
21 di essere lei pure liberata dalla schiavitu della corruzione, per entrare nella liberta della gloria dei figli di Dio.
22 Sapppiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto;
23 essa non e la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.
24 Poiche nella speranza noi siamo stati salvati. Ora, cio che si spera, se visto, non e piu speranza; infatti, cio che uno gia vede, come potrebbe ancora sperarlo?
25 Ma se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
26 Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perche nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili;
27 e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiche egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio.

Il piano della salvezza

28 Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno.
29 Poiche quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo, perche egli sia il primogenito tra molti fratelli;
30 quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati.

Inno all'amore di Dio

31 Che diremo dunque in proposito? Se Dio e per noi, chi sara contro di noi?
32 Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donera ogni cosa insieme con lui?
33 Chi accusera gli eletti di Dio? Dio giustifica.
34 Chi condannera? Cristo Gesu, che e morto, anzi, che e risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi?
35 Chi ci separera dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudita, il pericolo, la spada?
36 Proprio come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello.
37 Ma in tutte queste cose noi siamo piu che vincitori per virtu di colui che ci ha amati.
38 Io sono infatti persuaso che ne morte ne vita, ne angeli ne principati, ne presente ne avvenire,
39 ne potenze, ne altezza ne profondita, ne alcun'altra creatura potra mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesu, nostro Signore.

Romani - Capitolo 9

C. Situazione di Israele I privilegi di Israele

1 Dico la verita in Cristo, non mentisco, e la mia coscienza me ne da testimonianza nello Spirito Santo:
2 ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua.
3 Vorrei infatti essere io stesso anatema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne.
4 Essi sono Israeliti e possiedono l'adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse,
5 i patriarchi; da essi proviene Cristo secondo la carne, egli che e sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen.

Dio non e infedele

6 Tuttavia la parola di Dio non e venuta meno. Infatti non tutti i discendenti di Israele sono Israele,
7 ne per il fatto di essere discendenza di Abramo sono tutti suoi figli. No, ma: in Isacco ti sara data una discendenza,
8 cioe: non sono considerati figli di Dio i figli della carne, ma come discendenza sono considerati solo i figli della promessa.
9 Queste infatti sono le parole della promessa: Io verro in questo tempo e Sara avra un figlio.
10 E non e tutto; c'e anche Rebecca che ebbe figli da un solo uomo, Isacco nostro padre:
11 quando essi ancora non eran nati e nulla avevano fatto di bene o di male - perche rimanesse fermo il disegno divino fondato sull'elezione non in base alle opere, ma alla volonta di colui che chiama -
12 le fu dichiarato: Il maggiore sara sottomesso al minore,
13 come sta scritto: Ho amato Giacobbe e ho odiato Esau.

Dio non e ingiusto

14 Che diremo dunque? C'e forse ingiustizia da parte di Dio? No certamente!
15 Egli infatti dice a Mose: Usero misericordia con chi vorro, e avro pieta di chi vorro averla.
16 Quindi non dipende dalla volonta ne dagli sforzi dell'uomo, ma da Dio che usa misericordia.
17 Dice infatti la Scrittura al faraone: Ti ho fatto sorgere per manifestare in te la mia potenza e perche il mio nome sia proclamato in tutta la terra.
18 Dio quindi usa misericordia con chi vuole e indurisce chi vuole
19 Mi potrai pero dire: “Ma allora perche ancora rimprovera? Chi puo infatti resistere al suo volere?”.
20 O uomo, tu chi sei per disputare con Dio? Osera forse dire il vaso plasmato a colui che lo plasmo: “Perche mi hai fatto cosi?”.
21 Forse il vasaio non e padrone dell'argilla, per fare con la medesima pasta un vaso per uso nobile e uno per uso volgare?
22 Se pertanto Dio, volendo manifestare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con grande pazienza vasi di collera, gia pronti per la perdizione,
23 e questo per far conoscere la ricchezza della sua gloria verso vasi di misericordia, da lui predisposti alla gloria,
24 cioe verso di noi, che egli ha chiamati non solo tra i Giudei ma anche tra i pagani, che potremmo dire?

Infedelta e chiamata previste dall'AT

25 Esattamente come dice Osea: Chiamero mio popolo quello che non era mio popolo e mia diletta quella che non era la diletta.
26 E avverra che nel luogo stesso dove fu detto loro: “Voi non siete mio popolo”, la saranno chiamati figli del Dio vivente.
27 E quanto a Israele, Isaia esclama: Se anche il numero dei figli d'Israele fosse come la sabbia del mare, sara salvato solo il resto;
28 perche con pienezza e rapidita il Signore compira la sua parola sopra la terra.
29 E ancora secondo cio che predisse Isaia: Se il Signore degli eserciti non ci avesse lasciato una discendenza, saremmo divenuti come Sodoma e resi simili a Gomorra.
30 Che diremo dunque? Che i pagani, che non ricercavano la giustizia, hanno raggiunto la giustizia: la giustizia pero che deriva dalla fede;
31 mentre Israele, che ricercava una legge che gli desse la giustizia, non e giunto alla pratica della legge.
32 E perche mai? Perche non la ricercava dalla fede, ma come se derivasse dalle opere. Hanno urtato cosi contro la pietra d'inciampo,
33 come sta scritto: Ecco che io pongo in Sion una pietra di scandalo e un sasso d'inciampo; ma chi crede in lui non sara deluso.

Romani - Capitolo 10

I Giudei hanno misconosciuto la giustizia di Dio

1 Fratelli, il desiderio del mio cuore e la mia preghiera sale a Dio per la loro salvezza.
2 Rendo infatti loro testimonianza che hanno zelo per Dio, ma non secondo una retta conoscenza;
3 poiche, ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria, non si sono sottomessi alla giustizia di Dio.
4 Ora, il termine della legge e Cristo, perche sia data la giustizia a chiunque crede.

Annunziata da Mose

5 Mose infatti descrive la giustizia che viene dalla legge cosi: L'uomo che la pratica vivra per essa.
6 Invece la giustizia che viene dalla fede parla cosi: Non dire nel tuo cuore: Chi salira al cielo? Questo significa farne discendere Cristo;
7 oppure: Chi discendera nell'abisso? Questo significa far risalire Cristo dai morti.
8 Che dice dunque? Vicino a te e la parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore: cioe la parola della fede che noi predichiamo.
9 Poiche se confesserai con la tua bocca che Gesu e il Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo.
10 Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
11 Dice infatti la Scrittura: Chiunque crede in lui non sara deluso.
12 Poiche non c'e distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso e il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che l'invocano.
13 Infatti: Chiunque invochera il nome del Signore sara salvato.

Sono senza scusa

14 Ora, come potranno invocarlo senza aver prima creduto in lui? Ecome potranno credere, senza averne sentito parlare? E come potranno sentirne parlare senza uno che lo annunzi?
15 E come lo annunzieranno, senza essere prima inviati? Come sta scritto: Quanto son belli i piedi di coloro che recano un lieto annunzio di bene!
16 Ma non tutti hanno obbedito al vangelo. Lo dice Isaia: Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?
17 La fede dipende dunque dalla predicazione e la predicazione a sua volta si attua per la parola di Cristo.
18 Ora io dico: Non hanno forse udito? Tutt'altro: per tutta la terra e corsa la loro voce, e fino ai confini del mondo le loro parole.
19 E dico ancora: Forse Israele non ha compreso? Gia per primo Mose dice: Io vi rendero gelosi di un popolo che non e popolo; contro una nazione senza intelligenza suscitero il vostro sdegno.
20 Isaia poi arriva fino ad affermare: Sono stato trovato da quelli che non mi cercavano, mi sono manifestato a quelli che non si rivolgevano a me,
21 mentre di Israele dice: Tutto il giorno ho steso le mani verso un popolo disobbediente e ribelle!

Romani - Capitolo 11

Il resto di Israele

1 Io domando dunque: Dio avrebbe forse ripudiato il suo popolo? Impossibile! Anch'io infatti sono Israelita, della discendenza di Abramo, della tribu di Beniamino.
2 Dio non ha ripudiato il suo popolo, che egli ha scelto fin da principio. O non sapete forse cio che dice la Scrittura, nel passo in cui Elia ricorre a Dio contro Israele?
3 Signore, hanno ucciso i tuoi profeti, hanno rovesciato i tuoi altari e io sono rimasto solo e ora vogliono la mia vita.
4 Cosa gli risponde pero la voce divina? Mi sono riservato settemila uomini, quelli che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal.
5 Cosi anche al presente c'e un resto, conforme a un'elezione per grazia.
6 E se lo e per grazia, non lo e per le opere; altrimenti la grazia non sarebbe piu grazia.
7 Che dire dunque? Israele non ha ottenuto quello che cercava; lo hanno ottenuto invece gli eletti; gli altri sono stati induriti,
8 come sta scritto: Dio ha dato loro uno spirito di torpore, occhi per non vedere e orecchi per non sentire, fino al giorno d'oggi.
9 E Davide dice: Diventi la lor mensa un laccio, un tranello e un inciampo e serva loro di giusto castigo!
10 Siano oscurati i loro occhi si da non vedere, e fa loro curvare la schiena per sempre!

La restaurazione futura

11 Ora io domando: Forse inciamparono per cadere per sempre? Certamente no. Ma a causa della loro caduta la salvezza e giunta ai pagani, per suscitare la loro gelosia.
12 Se pertanto la loro caduta e stata ricchezza del mondo e il loro fallimento ricchezza dei pagani, che cosa non sara la loro partecipazione totale!
13 Pertanto, ecco che cosa dico a voi, Gentili: come apostolo dei Gentili, io faccio onore al mio ministero,
14 nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni.
15 Se infatti il loro rifiuto ha segnato la riconciliazione del mondo, quale potra mai essere la loro riammissione, se non una risurrezione dai morti?

L'oleastro e l'olivo buono

16 Se le primizie sono sante, lo sara anche tutta la pasta; se e santa la radice, lo saranno anche i rami.
17 Se pero alcuni rami sono stati tagliati e tu, essendo oleastro, sei stato innestato al loro posto, diventando cosi partecipe della radice e della linfa dell'olivo,
18 non menar tanto vanto contro i rami! Se ti vuoi proprio vantare, sappi che non sei tu che porti la radice, ma e la radice che porta te.
19 Dirai certamente: Ma i rami sono stati tagliati perche vi fossi innestato io!
20 Bene; essi pero sono stati tagliati a causa dell'infedelta, mentre tu resti li in ragione della fede. Non montare dunque in superbia, ma temi!
21 Se infatti Dio non ha risparmiato quelli che erano rami naturali, tanto meno risparmiera te!
22 Considera dunque la bonta e la severita di Dio: severita verso quelli che sono caduti; bonta di Dio invece verso di te, a condizione pero che tu sia fedele a questa bonta. Altrimenti anche tu verrai reciso.
23 Quanto a loro, se non persevereranno nell'infedelta, saranno anch'essi innestati; Dio infatti ha la potenza di innestarli di nuovo!
24 Se tu infatti sei stato reciso dall'oleastro che eri secondo la tua natura e contro natura sei stato innestato su un olivo buono, quanto piu essi, che sono della medesima natura, potranno venire di nuovo innestati sul proprio olivo!

La conversione di Israele

25 Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, perche non siate presuntuosi: l'indurimento di una parte di Israele e in atto fino a che saranno entrate tutte le genti.
26 Allora tutto Israele sara salvato come sta scritto: Da Sion uscira il liberatore, egli togliera le empieta da Giacobbe.
27 Sara questa la mia alleanza con loro quando distruggero i loro peccati.
28 Quanto al vangelo, essi sono nemici, per vostro vantaggio; ma quanto alla elezione, sono amati, a causa dei padri,
29 perche i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!
30 Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia per la loro disobbedienza,
31 cosi anch'essi ora sono diventati disobbedienti in vista della misericordia usata verso di voi, perche anch'essi ottengano misericordia.
32 Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per usare a tutti misericordia!

Inno alla sapienza misericordiosa

33 O profondita della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto sono imperscrutabili i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie!
34 Infatti, chi mai ha potuto conoscere il pensiero del Signore? O chi mai e stato suo consigliere?
35 O chi gli ha dato qualcosa per primo, si che abbia a riceverne il contraccambio?
36 Poiche da lui, grazie a lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen.

Romani - Capitolo 12

PARENESI

Il culto spirituale

1 Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; e questo il vostro culto spirituale.
2 Non conformatevi alla mentalita di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volonta di Dio, cio che e buono, a lui gradito e perfetto.

Umilta e carita nella comunita

3 Per la grazia che mi e stata concessa, io dico a ciascuno di voi: non valutatevi piu di quanto e conveniente valutarsi, ma valutatevi in maniera da avere di voi una giusta valutazione, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha dato.
4 Poiche, come in un solo corpo abbiamo molte membra e queste membra non hanno tutte la medesima funzione,
5 cosi anche noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e ciascuno per la sua parte siamo membra gli uni degli altri.
6 Abbiamo pertanto doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi. Chi ha il dono della profezia la eserciti secondo la misura della fede;
7 chi ha un ministero attenda al ministero; chi l'insegnamento, all'insegnamento;
8 chi l'esortazione, all'esortazione. Chi da, lo faccia con semplicita; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia, le compia con gioia.
9 La carita non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene;
10 amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda.
11 Non siate pigri nello zelo; siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore.
12 Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera,
13 solleciti per le necessita dei fratelli, premurosi nell'ospitalita.

Carita verso tutti, anche verso i nemici

14 Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite.
15 Rallegratevi con quelli che sono nella gioia, piangete con quelli che sono nel pianto.
16 Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non aspirate a cose troppo alte, piegatevi invece a quelle umili. Non fatevi un'idea troppo alta di voi stessi.
17 Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini.
18 Se possibile, per quanto questo dipende da voi, vivete in pace con tutti.
19 Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare all'ira divina. Sta scritto infatti: A me la vendetta, sono io che ricambiero, dice il Signore.
20 Al contrario, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere: facendo questo, infatti, ammasserai carboni ardenti sopra il suo capo.
21 Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male.

Romani - Capitolo 13

Sottomissione ai poteri civili

1 Ciascuno stia sottomesso alle autorita costituite; poiche non c'e autorita se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio.
2 Quindi chi si oppone all'autorita, si oppone all'ordine stabilito da Dio. E quelli che si oppongono si attireranno addosso la condanna.
3 I governanti infatti non sono da temere quando si fa il bene, ma quando si fa il male. Vuoi non aver da temere l'autorita? Fa il bene e ne avrai lode,
4 poiche essa e al servizio di Dio per il tuo bene. Ma se fai il male, allora temi, perche non invano essa porta la spada; e infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi opera il male.
5 Percio e necessario stare sottomessi, non solo per timore della punizione, ma anche per ragioni di coscienza.
6 Per questo dunque dovete pagare i tributi, perche quelli che sono dediti a questo compito sono funzionari di Dio.
7 Rendete a ciascuno cio che gli e dovuto: a chi il tributo, il tributo; a chi le tasse le tasse; a chi il timore il timore; a chi il rispetto il rispetto.

La carita, riassunto della legge

8 Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole; perche chi ama il suo simile ha adempiuto la legge.
9 Infatti il precetto: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: Amerai il prossimo tuo come te stesso.
10 L'amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della legge e l'amore.

Il cristiano e il figlio della luce

11 Questo voi farete, consapevoli del momento: e ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perche la nostra salvezza e piu vicina ora di quando diventammo credenti.
12 La notte e avanzata, il giorno e vicino. Gettiamo via percio le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.
13 Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a gozzoviglie e ubriachezze, non fra impurita e licenze, non in contese e gelosie.
14 Rivestitevi invece del Signore Gesu Cristo e non seguite la carne nei suoi desideri.

Romani - Capitolo 14

Carita verso i deboli

1 Accogliete tra voi chi e debole nella fede, senza discuterne le esitazioni.
2 Uno crede di poter mangiare di tutto, l'altro invece, che e debole, mangia solo legumi.
3 Colui che mangia non disprezzi chi non mangia; chi non mangia, non giudichi male chi mangia, perche Dio lo ha accolto.
4 Chi sei tu per giudicare un servo che non e tuo? Stia in piedi o cada, cio riguarda il suo padrone; ma stara in piedi, perche il Signore ha il potere di farcelo stare.
5 C'e chi distingue giorno da giorno, chi invece li giudica tutti uguali; ciascuno pero cerchi di approfondire le sue convinzioni personali.
6 Chi si preoccupa del giorno, se ne preoccupa per il Signore; chi mangia, mangia per il Signore, dal momento che rende grazie a Dio; anche chi non mangia, se ne astiene per il Signore e rende grazie a Dio.
7 Nessuno di noi, infatti, vive per se stesso e nessuno muore per se stesso,
8 perche se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo dunque del Signore.
9 Per questo infatti Cristo e morto ed e ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi.
10 Ma tu, perche giudichi il tuo fratello? E anche tu, perche disprezzi il tuo fratello? Tutti infatti ci presenteremo al tribunale di Dio,
11 poiche sta scritto: Come e vero che io vivo, dice il Signore, ogni ginocchio si pieghera davanti a me e ogni lingua rendera gloria a Dio.
12 Quindi ciascuno di noi rendera conto a Dio di se stesso.
13 Cessiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri; pensate invece a non esser causa di inciampo o di scandalo al fratello.
14 Io so, e ne sono persuaso nel Signore Gesu, che nulla e immondo in se stesso; ma se uno ritiene qualcosa come immondo, per lui e immondo.
15 Ora se per il tuo cibo il tuo fratello resta turbato, tu non ti comporti piu secondo carita. Guardati percio dal rovinare con il tuo cibo uno per il quale Cristo e morto!
16 Non divenga motivo di biasimo il bene di cui godete!
17 Il regno di Dio infatti non e questione di cibo o di bevanda, ma e giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo:
18 chi serve il Cristo in queste cose, e bene accetto a Dio e stimato dagli uomini.
19 Diamoci dunque alle opere della pace e alla edificazione vicendevole.
20 Non distruggere l'opera di Dio per una questione di cibo! Tutto e mondo, d'accordo; ma e male per un uomo mangiare dando scandalo.
21 Percio e bene non mangiare carne, ne bere vino, ne altra cosa per la quale il tuo fratello possa scandalizzarsi.
22 La fede che possiedi, conservala per te stesso davanti a Dio. Beato chi non si condanna per cio che egli approva.
23 Ma chi e nel dubbio, mangiando si condanna, perche non agisce per fede; tutto quello, infatti, che non viene dalla fede e peccato.

Romani - Capitolo 15

1 Noi che siamo i forti abbiamo il dovere di sopportare l'infermita dei deboli, senza compiacere noi stessi.
2 Ciascuno di noi cerchi di compiacere il prossimo nel bene, per edificarlo.
3 Cristo infatti non cerco di piacere a se stesso, ma come sta scritto: gli insulti di coloro che ti insultano sono caduti sopra di me.
4 Ora, tutto cio che e stato scritto prima di noi, e stato scritto per nostra istruzione, perche in virtu della perseveranza e della consolazione che ci vengono dalle Scritture teniamo viva la nostra speranza.
5 E il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti ad esempio di Cristo Gesu,
6 perche con un solo animo e una voce sola rendiate gloria a Dio, Padre del Signore nostro Gesu Cristo.
7 Accoglietevi percio gli uni gli altri come Cristo accolse voi, per la gloria di Dio.
8 Dico infatti che Cristo si e fatto servitore dei circoncisi in favore della veracita di Dio, per compiere le promesse dei padri;
9 le nazioni pagane invece glorificano Dio per la sua misericordia, come sta scritto: Per questo ti celebrero tra le nazioni pagane, e cantero inni al tuo nome.
10 E ancora: Rallegratevi, o nazioni, insieme al suo popolo.
11 E di nuovo: Lodate, nazioni tutte, il Signore; i popoli tutti lo esaltino.
12 E a sua volta Isaia dice: Spuntera il rampollo di Iesse, colui che sorgera a giudicare le nazioni: in lui le nazioni spereranno.
13 Il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nella fede, perche abbondiate nella speranza per la virtu dello Spirito Santo.

EPILOGO

Il ministero di Paolo

14 Fratelli miei, sono anch'io convinto, per quel che vi riguarda, che voi pure siete pieni di bonta, colmi di ogni conoscenza e capaci di correggervi l'un l'altro.
15 Tuttavia vi ho scritto con un po di audacia, in qualche parte, come per ricordarvi quello che gia sapete, a causa della grazia che mi e stata concessa da parte di Dio
16 di essere un ministro di Gesu Cristo tra i pagani, esercitando l'ufficio sacro del vangelo di Dio perche i pagani divengano una oblazione gradita, santificata dallo Spirito Santo.
17 Questo e in realta il mio vanto in Gesu Cristo di fronte a Dio;
18 non oserei infatti parlare di cio che Cristo non avesse operato per mezzo mio per condurre i pagani all'obbedienza, con parole e opere,
19 con la potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito. Cosi da Gerusalemme e dintorni fino all'Illiria, ho portato a termine la predicazione del vangelo di Cristo.
20 Ma mi sono fatto un punto di onore di non annunziare il vangelo se non dove ancora non era giunto il nome di Cristo, per non costruire su un fondamento altrui,
21 ma come sta scritto: Lo vedranno coloro ai quali non era stato annunziato e coloro che non ne avevano udito parlare, comprenderanno.

Progetti di viaggio

22 Per questo appunto fui impedito piu volte di venire da voi.
23 Ora pero, non trovando piu un campo d'azione in queste regioni e avendo gia da parecchi anni un vivo desiderio di venire da voi,
24 quando andro in Spagna spero, passando, di vedervi, e di esser da voi aiutato per recarmi in quella regione, dopo avere goduto un poco della vostra presenza.
25 Per il momento vado a Gerusalemme, a rendere un servizio a quella comunita;
26 la Macedonia e l'Acaia infatti hanno voluto fare una colletta a favore dei poveri che sono nella comunita di Gerusalemme.
27 L'hanno voluto perche sono ad essi debitori: infatti, avendo i pagani partecipato ai loro beni spirituali, sono in debito di rendere un servizio sacro nelle loro necessita materiali.
28 Fatto questo e presentato ufficialmente ad essi questo frutto, andro in Spagna passando da voi.
29 E so che, giungendo presso di voi, verro con la pienezza della benedizione di Cristo.
30 Vi esorto percio, fratelli, per il Signore nostro Gesu Cristo e l'amore dello Spirito, a lottare con me nelle preghiere che rivolgete per me a Dio,
31 perche io sia liberato dagli infedeli della Giudea e il mio servizio a Gerusalemme torni gradito a quella comunita,
32 sicche io possa venire da voi nella gioia, se cosi vuole Dio, e riposarmi in mezzo a voi. Il Dio della pace sia con tutti voi. Amen.

Romani - Capitolo 16

Raccomandazioni e saluti

1 Vi raccomando Febe, nostra sorella, diaconessa della Chiesa di Cencre:
2 ricevetela nel Signore, come si conviene ai credenti, e assistetela in qualunque cosa abbia bisogno; anch'essa infatti ha protetto molti, e anche me stesso.
3 Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesu; per salvarmi la vita essi hanno rischiato la loro testa,
4 e ad essi non io soltanto sono grato, ma tutte le Chiese dei Gentili;
5 salutate anche la comunita che si riunisce nella loro casa. Salutate il mio caro Epeneto, primizia dell'Asia per Cristo.
6 Salutate Maria, che ha faticato molto per voi.
7 Salutate Andronico e Giunia, miei parenti e compagni di prigionia; sono degli apostoli insigni che erano in Cristo gia prima di me.
8 Salutate Ampliato, mio diletto nel Signore.
9 Salutate Urbano, nostro collaboratore in Cristo, e il mio caro Stachi.
10 Salutate Apelle che ha dato buona prova in Cristo. Salutate i familiari di Aristobulo.
11 Salutate Erodione, mio parente. Salutate quelli della casa di Narciso che sono nel Signore.
12 Salutate Trifena e Trifosa che hanno lavorato per il Signore. Salutate la carissima Perside che ha lavorato per il Signore.
13 Salutate Rufo, questo eletto nel Signore, e la madre sua che e anche mia.
14 Salutate Asincrito, Flego\'sinte, Erme, Patroba, Erma e i fratelli che sono con loro.
15 Salutate Filologo e Giulia, Nereo e sua sorella e Olimpas e tutti i credenti che sono con loro.
16 Salutatevi gli uni gli altri con il bacio santo. Vi salutano tutte le chiese di Cristo.

Avvertimento. Primo post-scriptum

17 Mi raccomando poi, fratelli, di ben guardarvi da coloro che provocano divisioni e ostacoli contro la dottrina che avete appreso: tenetevi lontani da loro.
18 Costoro, infatti, non servono Cristo nostro Signore, ma il proprio ventre e con un parlare solenne e lusinghiero ingannano il cuore dei semplici.
19 La fama della vostra obbedienza e giunta dovunque; mentre quindi mi rallegro di voi, voglio che siate saggi nel bene e immuni dal male.
20 Il Dio della pace stritolera ben presto satana sotto i vostri piedi. La grazia del Signor nostro Gesu Cristo sia con voi.

Ultimi saluti. Secondo post-scriptum

21 Vi saluta Timoteo mio collaboratore, e con lui Lucio, Giasone, Sosipatro, miei parenti.
22 Vi saluto nel Signore anch'io, Terzo, che ho scritto la lettera.
23 Vi saluta Gaio, che ospita me e tutta la comunita. Vi salutano Erasto, tesoriere della citta, e il fratello Quarto.

Dossologia

25 A colui che ha il potere di confermarvi secondo il vangelo che io annunzio e il messaggio di Gesu Cristo, secondo la rivelazione del mistero taciuto per secoli eterni,
26 ma rivelato ora e annunziato mediante le scritture profetiche, per ordine dell'eterno Dio, a tutte le genti perche obbediscano alla fede,
27 a Dio che solo e sapiente, per mezzo di Gesu Cristo, la gloria nei secoli dei secoli. Amen.

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